5 Dicembre 2024

Borrell (Ue): “Israele usa la fame come arma contro i palestinesi a Gaza”

L'Alto rappresentante Ue: "Dobbiamo appellarci all'Onu". E poi ancora: "Bisogna rispettare la decisione della Corte penale internazionale di arrestare il primo ministro del governo di occupazione, Benjamin Netanyahu, e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant"

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L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha affermato: “La fame viene usata come arma contro le persone lasciate sole nel nord di Gaza”.

Borrell ha aggiunto in dichiarazioni alla stampa che “gli aiuti umanitari non raggiungono Gaza e le Nazioni Unite non sono in grado di fornire supporto”, sottolineando che la situazione a Gaza è peggiore che in Libano, poiché solo nel nord di Gaza ci sono 250.000 persone che soffrono.

Borrell ha chiesto: “Perché non andiamo al Consiglio di sicurezza per sollevare la questione degli aiuti umanitari a Gaza?”

L’Alto rappresentante Ue ha invitato i paesi dell’Unione Europea a rispettare i loro doveri e la decisione della Corte penale internazionale di arrestare il primo ministro del governo di occupazione, Benjamin Netanyahu, e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant.

Gli stati membri dell’UE dovrebbero adempiere ai propri obblighi di diritto internazionale rispettando il mandato di arresto della Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha ancora affermato martedì il capo della politica estera dell’UE, citato dall’agenzia turca Anadolu.

Richiamando l’attenzione sul fatto che tutti i membri dell’UE sono parti della Convenzione di Roma, che ha fondato la Corte penale internazionale (CPI), Josep Borrell ha affermato ancora: “Non si può scegliere. Non si può sostenere quando la corte si rivolge a Putin e restare in silenzio quando la corte si rivolge a Netanyahu”.

Parlando alla stampa a margine della riunione dei ministri degli esteri del G7 in Italia, ha affermato che tali doppi standard stanno giustamente portando a severe critiche nei confronti dell’UE.

“Chiedo agli stati membri dell’UE di adempiere ai propri obblighi di diritto internazionale. Che ci piaccia o no, la CPI è una corte potente quanto qualsiasi corte nazionale”, ha aggiunto.
Borrell ha avvertito: “Se l’Europa non sostiene la CPI, non ci sarà speranza di giustizia”.

Sul Libano, ha avvertito che il paese andrà in pezzi se l’attuale proposta di cessate il fuoco di Stati Uniti e Francia non verrà attuata. Gli attacchi israeliani in corso hanno portato non solo allo sfollamento e all’uccisione di un gran numero di libanesi, ma hanno anche danneggiato gravemente le istituzioni statali libanesi, tra cui l’esercito, ha affermato Borrell. Ricordando le obiezioni alla proposta da parte dei ministri estremisti del governo israeliano, ha esortato Netanyahu a lavorare per approvare e attuare l’accordo di cessate il fuoco.


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