Era stata chiamata a fare uno spot pro-vaccini, come quello realizzato dalla Presidenza del Consiglio con protagonisti Bonolis, Venier, Amadeus e Mancini, e invece ha fatto ciò che il cuore le ha suggerito di fare, non per soldi, ma “per la Verità”. Accade in Abruzzo dove l’attrice Eleonora Brigliadori invitata sul palco per recitare il copione che gli organizzatori dell’evento pro-vax le avevano preparato, con grande coraggio ha stravolto tutto il programma, parlando di vaccini sperimentali che “sono la distruzione” e criticando tutta la propaganda mainstream sui sieri anti-covid, che in futuro “creano problemi di sterilità nelle donne”.
In una clip apparsa sui social, sgranata e di bassa qualità, che noi riproponiamo su Rumble, l’audio è perfetto, sebbene poi alla fine le dichiarazioni dell’attrice non penetrano nei circuiti mainstream a senso unico, anche in Rai, il servizio pubblico pagato da tutti i cittadini con il pizzo imposto in bolletta.
Nel video si vede un uomo che sul palco invita la Brigliadori a parlare della campagna per vaccinarsi. Eleonora spiazza tutti e afferma: “No, non per vaccinarsi (sono quì per dire) che questo non è un vaccino, è un sistema di distruzione”. A quel punto interviene un soggetto che le ricorda gli eventuali accordi presi prima, che deve parlare a favore dei vaccini. La Brigliadori risponde che lei dice “la verità”, facendo intendere di non prestarsi alla propaganda unica sui vaccini.
Si avvicina il conduttore che si presenta come un uomo della Regione Abruzzo, ricordandole che “stiamo facendo uno spot per i vaccini”. L’attrice ribatte: “Uno spot per mandare al macello la gente? Ragazzi, ma state scherzando?”. Il tale, risponde: “Questo non lo possiamo dire…”.
“No, lo vedrete – afferma Brigliadori – cosa succederà tra 18 mesi. Salvateli tutti! Siate la prima regione che salva i suoi cittadini, dicendogli di non vaccinarsi. Non portate le mascherine – è l’appello dell’attrice agli abruzzesi -, perché non proteggono da nulla. Tornate alla vita. La vita è quì. Se però voi non la vivete, la perderete”.
Questa campagna per i vaccini per l’attrice “è una cosa folle”. E diretta all’opinione pubblica critica: “Non ragionate più bene da quando vi siete mascherati…Non dovete permettere che qualcuno seduto nella stanza dei bottoni vi uccida premendo un bottone. Perché la grafite che è nei vaccini, con l’interazione del 5G, creerà dei corti circuiti al cervello, al cuore e ad altri organi…”. “Questi sono crimini che rispetto a Norimberga fanno impallidire…”. Il conduttore alla fine dice: “Qua ci licenziano”, per aver permesso evidentemente alla coraggiosa artista di dire la sua opinione in contrasto con i piani èlitari.
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