Ieri sera il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato le dure misure del decreto legge per contenere il coronavirus, ha affermato, tra le altre cose, che il governo italiano non chiederà la sospensione di Schengen, cioè il trattato non vincolante che lascia liberi gli stati di chiudere le frontiere oppure no, per delle emergenze in atto come il terrorismo, o per una epidemia come questa che, secondo l’Oms “è peggiore del terrorismo”.
Ma Conte ignora il fatto che non ce n’è bisogno. Del resto, con il più alto numero di contagiati nel Mondo dopo la Cina (eccezion fatta per la Corea del Sud), saranno gli altri paesi europei e del resto del pianeta a chiudere le frontiere all’Italia, così come il nostro paese ha giustamente vietato i voli diretti da e per la Cina dopo le prime avvisaglie del focolaio di Wuhan.
L’Unione europea, quell’inutile ed elefantiaco carrozzone che ha sede a Bruxelles, attraverso l’altrettanto inutile commissario alla Salute, fa sapere oggi di sostenere l’Italia. E chi ci crede più?
In seguito a tutte le promesse tradite, vuoi per i flussi migratori e per il caos dovuto alla ripartizione dei migranti, vuoi per i bilanci e sul patto di stabilità (da non sforare se non si è graditi all’establishment…), gli italiani sono letteralmente fritti se ascoltano queste mezze tacche al potere.
Dopo che l’Ue ha dimostrato di guardare solo agli interessi dei grandi potentati e non dei propri cittadini, c’è più qualcuno davvero disposto a credere alle menzogne della più grande fabbrica di imbonitori? Solo quanti, in questi palazzi di potere, riceve prebende e indennità.
A proposito, che fine ha fatto tale Paolo Gentiloni, il commissario italiano del partito democratico nominato nella Commissione Ue? Sparito. Non si ha traccia come il “paziente zero”. Da democristiano conserva stretta la poltrona da 50 mila euro al mese, tale e quale a quell’altra inutile commissaria italiana nominata da Renzi: Federica Mogherini. Cinque anni di latenza, durante i quali ha intascato qualche milioncino di euro.
Il premier Conte in questi giorni appare sopraffatto dall’emergenza, confida nella Madonna e prega affinché il contagio si arresti il più presto possibile. Intanto, da premier, due volte per caso, mostra i muscoli per infondere sicurezza, ma in realtà è un uomo debole che non sa dove mettere le mani. “Speriamo che io me la cavo”, dirà al suo fido Casalino.