I decessi negli ospedali sono per la stragrande maggioranza persone vaccinate. Sui 437 morti avvenuti nella giornata del 1 febbraio, le persone non vaccinate decedute in Terapia intensiva saranno state 20 o trenta, il resto sono pazienti vaccinati.
A svelarlo in questo desolante quadro di opacità, è stato il microbiologo Andrea Crisanti, che getta un po’ di luce nell’ombra dei dati sui decessi e smonta le balle del governo.
Dati che Draghi, Speranza e i media capovolgono a loro piacimento affermando (falsamente) che l’80 e passa percento dei decessi sarebbero persone non vaccinate. Ecco quindi smentita dal professore la narrazione unica dell’esecutivo.
Nel corso della trasmissione ‘L’aria che tira’, in onda nella mattinata di mercoledì 2 febbraio 2022 e condotta da Myrta Merlino, Crisanti ha interpretato gli ultimi dati disponibili. “I 437 morti di ieri ci ricordano una cosa, ovvero che sono per la maggior parte persone vaccinate e vulnerabili”, ha affermato Crisanti. “Perché le persone che muoiono in terapia intensiva non vaccinati saranno 20 o 30 al giorno – prosegue il microbiologo -. E questo si è visto anche dai dati che ha mostrato l’ISS pochi giorni fa”, ha detto il professore dell’Università di Padova.
Parlando delle mascherine Ffp2, Crisanti ritiene siano utili soprattutto nei mezzi pubblici e in situazioni di assembramento. “Non penso che le mascherine all’aperto abbiano un grande impatto”, commenta il microbiologo”.
Poi un passaggio sul Green pass senza scadenza per chi ha effettuato la terza dose. “La decisione – afferma Crisanti – è conseguenza della mancata trasparenza dei dati dei trial clinici. Noi lo dovremmo sapere a questo punto se la terza dose è protettiva o meno. Perché le case farmaceutiche dovrebbero avere i dati”, dice Crisanti. “E quindi non lo sappiamo al momento?”, chiede una Merlino. “Non lo sappiamo, è evidente”, replica il microbiologo facendo emergere di fatto una gestione governativa opaca e per niente trasparente.