E’ polemica per le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi che ha paventato presunti “danni” all’Italia per via della manovra finanziaria approvata dal governo Conte e poi respinta dalla Commissione europea.
Il presidente della Bce parlando dell’impatto del cosiddetto differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi ha affermato che per quanto riguarda le banche, “dato l’allargamento dello Spread negli ultimi sei mesi, una prima risposta è ridurlo e non mettere in dubbio la cornice istituzionale che sorregge l’euro”.
“Non ho la palla di cristallo”, dice Draghi “se sarà 300, 400 o quant’altro. Certamente questi bond sono nel portafoglio delle banche, se perdono valore intaccano il capitale delle banche”.
“Assolutamente non è nostro compito” mediare nel negoziato fra l’Italia e l’Unione europea, ma “alla fine portare le parti a una qualche forma di accordo è questione di buon senso, la percezione di ciò che è bene per il paese, dell’interesse per le famiglie e imprese”, ha detto ancora Draghi dicendosi tuttavia “fiducioso che si troverà un accordo” al negoziato sulla bozza di bilancio italiana.
Savona: “Ognuno si assuma responsabilità. Manovra resta tale e quale”
Il primo a replicare alle affermazioni del presidente Draghi è il ministro italiano degli Affari europei Paolo Savona: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”, ha detto in riferimento ai ruoli istituzionali tra governo e e Bce. “Non c’è alcun dubbio”, ha poi sottolineato l’economista, “che il governo rimanderà la manovra “tale e quale” a Bruxelles, nonostante la bocciatura della commissione Ue.
Salvini: “Draghi spera in accordo? Ma su nostre posizioni”
“Anche io sono per un accordo, ma sulle nostre posizioni”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull’auspicio formulato dal presidente della Bce Mario Draghi che si arrivi ad un accordo in merito alla manovra economica dell’Italia. Salvini ha anche ribadito che “la manovra non cambia, non potete farmi ogni giorno la stessa domanda”. “Se potessi dare più soldi agli italiani lo farei”, aveva detto il vicepremier all’indomani della bocciatura della Commissione Ue.
Di Maio: da Bce strali ma non lasciamo Euro
Dalla Bce “vedo che arrivano strali sulla questione del pericolo dell’economia italiana per lo spread. Il governatore Draghi sa che il problema dello spread non è legato alla manovra ma alla paura dei mercati che il paese possa uscire dall’Euro. Problema facilmente risolvibile, col fatto che noi nel contratto abbiamo inserito chiaramente che non vogliamo uscire dall’euro”, è invece la replica del ministro Luigi Di Maio. “I mercati – ha assicurato il vicepremier – non devono avere questi timori e faremo in modo di rappresentare la nostra posizione di restare nell’euro e nell’Ue in tutte le sedi istituzionali competenti”.
M5s: “Draghi? Smetta di attaccare l’Italia”
Alle posizioni dei vertici del governo italiano fa sponda il Movimento cinque stelle che conferma: “Non vogliamo uscire dall’euro, né uno scontro con la Ue. Speriamo che il messaggio arrivi chiaro a Bruxelles. Se i mercati stanno prezzando la possibile uscita dall’euro è perché ogni giorno da parte dei commissari europei e, ci duole dirlo, anche del governatore della Bce, arrivano attacchi all’Italia. Se smettessero di evocare la nostra uscita dall’Euro i mercati tornerebbero a prezzare i nostri titoli al pari di quelli degli altri paesi membri”, hanno riferito i deputati della Commissione Bilancio del M5s.