Tre fortissime scosse di terremoto tra magnitudo 7.3 e 8.1. circa sono state state registrate a largo della Nuova Zelanda, con ipocentro a circa 10 km di profondità. Lanciata l’allerta tsunami per diverse coste del Pacifico meridionale diramato subito dopo la prima e la seconda scossa. L’allarme è rientrato.
“L’istituto di ricerca GNS Science ha informato che le onde più grandi sono passate – scrive il ministro della della conservazione del patrimonio naturale, Kiri Allan – e quindi l’allerta tsunami declassato a pericolo di forte mareggiata per le aree fin qui coinvolte. Tutte le persone che sono state evacuate dalle loro abitazioni – annuncia – possono ora farvi ritorno. Rimane in vigore – conclude – il suggerimento di non andare su spiagge e zone costiere”.
Allerta tsunami anche in Nuova Caledonia. “Un’onda da uno a 3 metri impatterà sul Paese. Le persone devono lasciare le spiagge e interrompere ogni attività nautica. Non andate a prendere i bambini a scuola per non ingombrare” le strade, è l’appello lanciato alla radio NC 1 da Alexandre Rossignol, portavoce della protezione civile, parlando di “minaccia reale” perché l’onda, attesa verso le 10 ora locale (la mezzanotte in Italia), potrebbe “penetrare nel territorio”.