Gli Stati Uniti hanno trascinato la Russia di nuovo “in guerra fredda” e non è escluso che le tensioni possano sfociare in un conflitto armato: a denunciarlo è l’ex presidente dell’Urss, Mikhail Gorbaciov. “Oggi, sentiamo solo parlare di sanzioni contro la Russia sia dall’America, sia dall’Unione europea.
Possibile che tutti abbiano perso completamente la testa?”, si è chiesto il padre della Perestroika. A suo avviso, l’America “si è persa nella giungla e sta trascinando li anche la Russia”. Secondo l’ex presidente, “se si chiamano le cose con il loro nome ci ha già trascinati in una nuova guerra fredda, tentando di realizzare la sua idea di dominio. E dove ci condurrà tutto questo?
La guerra fredda è già palesemente in corso. E poi? Sfortunatamente non posso dire con certezza che la guerra fredda non si trasformi in una guerra vera”, ha avvertito l’ex leader sovietico. Il riferimento di Gorbaciov è al forte isolamento che gli Usa e l’Ue hanno avviato nei confronti di Mosca dopo la guerra in Ucraina.
L’esclusione dal G8 e l’embargo occidentale, in reazione alle politiche di Putin, non hanno prodotto gli effetti sperati dalla nomenclatura occidentale. Hanno anzi indebolito l’export Ue verso uno dei mercati più importanti del mondo. Azione che paradossalmente ha rafforzato la leadership del leader russo che, fra le altre cose, detiene le chiavi dei rubinetti dell’energia che fornisce a gran parte dell’Europa.