“Abbiamo isolato il coronavirus”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante una conferenza stampa allo Spallanzani. “Aver isolato il virus significa molte opportunità di poterlo studiare, capire e verificare meglio cosa si può fare per bloccare la diffusione. Sarà messo a disposizione di tutta la comunità internazionale. Ora sarà più facile trattarlo”, ha detto Speranza. La svolta grazie a tre donne italiane ricercatrici allo Spallanzani di Roma.
“Ora i dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”, ha detto ancora il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito nel corso di una conferenza stampa.
“Italia tra i primi Paesi al mondo ad aver isolato il coronavirus. Una notizia importantissima per lo sviluppo delle cure. Un grande plauso a ricercatori e staff medico dello Spallanzani. Orgogliosi del nostro Servizio Sanitario Nazionale, tra i migliori a livello mondiale”, fa sapere sui canali social il premier Giuseppe Conte.
In condizioni discrete la coppia ricoverata allo Spallanzani. “In merito alla coppia cinese positiva al Coronavirus, attualmente ricoverata, le loro condizioni sono in continuo monitoraggio: i due pur mantenendo condizioni discrete presentano entrambi polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale”, così lo Spallanzani nel bollettino quotidiano diffuso oggi. Al momento sono 23 i pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia: sono stati tutti sottoposti al test per il Coronavirus, che è in corso. Altri 13 pazienti, è aggiunto nel bollettino, sono stati isolati e dimessi dopo il risultato negativo del test.
Intanto gli italiani bloccati a Wuhan, a causa della quarantena decisa per contenere l’epidemia del nuovo coronavirus, sono stati trasportati in autobus all’aeroporto internazionale della città, in attesa dell’arrivo dell’aereo messo in campo dall’Unità di crisi della Farnesina che provvederà al loro rimpatrio. Secondo quanto riferito da alcuni connazionali, il trasporto con largo anticipo è dovuto alle procedure burocratiche da fare, incluso un primo check di verifica sullo stato di salute.