Almeno altri 17 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti sabato in una serie di attacchi israeliani che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza, tra cui Gaza City, la striscia di Gaza settentrionale e Khan Younis nel sud, secondo fonti locali e mediche. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa. Altri 23 palestinesi, aggiunti insieme ad altre vittime, erano stati uccisi nelle ore precedenti, portando il bilancio a quasi 60 morti solo sabato 14 giugno 2025.
Attacchi israeliani con droni e artiglieria hanno colpito i civili nel quartiere di Al-Tuffah nella parte orientale di Gaza, nella zona di Al-Sudaniya nel nord e nella parte orientale di Khan Younis.
Tra le vittime, quattro persone sono state uccise da un attacco di droni ad Al-Tuffah e altre 12 sono state colpite da colpi d’arma da fuoco o da granate mentre attendevano aiuti umanitari ad Al-Sudaniya. Un’altra persona è stata uccisa nel sud, quando l’artiglieria israeliana ha bombardato Khan Younis, nella parte orientale.
Le équipe mediche hanno segnalato decine di feriti, molti dei quali in condizioni critiche, mentre gli ospedali continuano a lottare con un numero ingente di feriti e risorse limitate. I testimoni hanno descritto scene di caos e panico mentre le squadre di emergenza lavoravano per recuperare i corpi e trasportare i feriti sotto la continua minaccia del fuoco.
Nel frattempo a Khan Younis, i funzionari sanitari del Nasser Medical Complex hanno riferito che almeno altre 40 persone sono state uccise in quegli attacchi dall’alba, portando il bilancio totale delle vittime della giornata a oltre 57.
L’aggressione israeliana in corso a Gaza dall’ottobre 2023 ha causato finora almeno 55.297 vittime palestinesi documentate e oltre 128.426 feriti.
Si teme che migliaia di vittime siano rimaste intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle squadre di emergenza e di protezione civile a causa degli attacchi israeliani.
Gli attacchi genocidi di Israele continuano incessantemente nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.