Con 375 sì e 215 voti contrari l’aula di Montecitorio ha approvato giovedì sera la legge elettorale. Il testo, denominato “Rosatellum bis” è atteso ora al Senato dove si profila un altro voto di fiducia.
Dopo tre votazioni di fiducia alla Camera, il testo è stato approvato con voto segreto superando la barriera dei franchi tiratori. Il tour de force alla Camera lascia il segno con un carico di polemiche in cui a tenere banco sono state le proteste in piazza del Movimento Cinque Stelle e della Sinistra, Mdp in testa. Con lo strascico della norma definita dai 5 stelle e da Mdp “salva- Verdini” che consente a chi è residente in Italia di potersi candidare anche nelle circoscrizioni estere.
Il Rosatellum crea ulteriori spaccature nel centrodestra, con Lega e Forza Italia a sostegno della legge ed Fratelli d’Italia posizionato sul fronte del no insieme a pentastellati e sinistra. Pur senza entrare nei dettagli, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni guarda con attenzione all’approvazione della legge: “Non è il tempo dell’irresponsabilità – osserva il premier – al di là di ogni comprensibile tensione politica dobbiamo mettere al primo posto l’Italia. Per quanto riguarda il governo si farà ogni sforzo per giungere ad una conclusione ordinata della legislatura”.