L’iperattivo assessore regionale alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, conosce il “trucco” di come aumentare i lettori di libri e giornali: una specie “in via d’estinzione”, secondo gli ultimi dati sulle vendite di prodotti editoriali nel nostro paese. Soprattutto conosce il modo come trasformare novelli rapinatori ed efferati criminali in raffinati filosofi votati alla cultura della legalità. Infatti per aumentare i lettori ha proposto la lettura di libri nelle carceri italiane tra i detenuti. Con premio speciale: Ogni libro vale uno sconto di tre giorni di pena per quanti abbiano da scontare almeno 6 mesi.
“La lettura – spiega – è uno straordinario antidoto al disagio e favorisce la consapevolezza e il riscatto sociale e personale”. Le verifiche verranno effettuate dall’educatore carcerario che evidentemente si farà raccontare dai carcerati la storia del libro letto o si farà fare una sintesi scritta a grandi linee. Tre giorni in meno sono tre giorni in meno. Si potrà arrivare massimo a 48 giorni di sconto di pena all’anno. “Questa iniziativa, che sottoponiamo all’attenzione del Parlamento, prende spunto dalla positiva esperienza maturata in alcune carceri brasiliane, dove sono stati prodotti risultati apprezzabili”. In Brasile l’idea è stata denominata “Reembolso atraves da leitura”
Per cui tra gli androni dei penitenziari vedremo circolare guardie che come nei film hollywodiani, con il carrello dei libri distribuiranno saggi e romanzi d’amore. Immaginate la scena: La guardia con tono roco e di consueto arrogante: “Ehi, tu, che vuoi leggere oggi?”. Da dietro le sbarre si scorge un criminale che dice: “Passami Platone e la metafisica di Aristotele”. Al bando i fumetti, soprattutto Diabolik che possono condizionare la mente… Niente settimane enigmistiche, perché quelle sviluppano troppo il cervello…Naturalmente vietatissimo “Fuga da Alcatraz”, di Campbell Bruce.
Qualche giornale va bene perché, dopotutto, anche questa branca di editoria è in forte crisi. Potranno essere concessi solo “Libero”, “Il Giornale” e il “Quotidiano Nazionale”, giornale su cui scrive assessore calabrese. I tablet per la lettura sono permessi purché siano inibiti a visitare siti che propongono strumenti e istruzioni per l’uso ad evadere. Allo studio c’è pure l’idea di distribuire cuffie per ascoltare la narrazione di libri per gli analfabeti. A detenuti al 41 bis una deroga: solo la Bibbia illustrata senza testi per evitare la diffuzione di pizzini col ritaglio delle lettere.
Bisogna ancora regolamentare il numero di pagine che valgono lo sconto di pena. Poiché vi sono libri e libri. Un di 120 pagine non è lo stesso di uno che ne conta 400. Ma sì!, in ogni caso è certamente un buon modo per (ri)educare persone che da giovani hanno scelto la via del crimine a quella di onesti comuni mortali. E anche un “passatempo” per molti politici che oggigiorno lambiscono (e spesso ci entrano) le patrie galere. Pensate a uno come Dell’Utri che di libri ne legge tre al giorno tutti d’un fiato. Per lui dovranno fare un regolamento ad hoc per evitare che sfori. Cosentino poi farebbe corsi di lettura accelerata per guadagnarsi gli agognati 48 giorni l’anno. Se ha fatto il sottosegretario all’Economia e ha imparato le tabelline, volete che non riesca?
Che dire, che l’iniziativa di Caligiuri il “brasilero” sia curiosa lo stabilisce il fatto che ne stiamo parlando e scrivendo. Lui da grande cultore della cultura ha abituato tutti a iniziative del genere. Talvolta le spara grosse e alcune volte c’azzecca il docente di Comunicazione all’Unical. Il suo motto è: “Su dieci cazzate una la cogli”. Nel suo paese, Soveria Mannelli, piccolo borgo in provincia di Catanzaro, quando era sindaco presentò lo storico Giordano Bruno Guerri come assessore “al dissolvimento dell’Ovvio”. Ovviamente l’iniziativa si è dissolta nell’aria. Che volete. Caligiuri è un grande. L’unico “neo” del vulcanico Mario è che frequentava un altro eccentrico: Cossiga…