Con quasi il 40 percento dei consensi, Nello Musumeci diventa il nuovo presidente della Regione Sicilia. Giancarlo Cancelleri del M5s si è fermato al 34,6% il candidato del Pd Fabrizio Micari ha preso il 18,6%, mentre Claudio Fava (Mdp-Si) non va oltre il 6,1%. Primo partito, resta quello del non voto con oltre il 53 percento. Soltanto il 46,75% degli aventi diritto si è recato alle urne. Prima forza politica in Sicilia sono i pentastellati che sull’esito finale parlano di brogli.
Il neo presidente dell’Ars proviene dall’ex Msi. E’ stato presidente della provincia di Catania, parlamentare della Repubblica e sottosegretario di Stato in uno dei governi Berlusconi.
“Sarò il presidente di tutti”, ha detto Musumeci dopo la vittoria, “combatterò per la Sicilia. Il laboratorio Sicilia ha valore nazionale”, dice ancora in riferimento al voto siciliano quale esperimento nazionale: “l’unità del centrodestra premia, le divisioni fanno perdere”.
“La vittoria di Musumeci è la vittoria dei moderati che credono nella possibilità di un futuro migliore e un cambiamento vero”, ha invede detto Silvio Berlusconi, che – facendo irritare gli alleati – rivendica a Fi di aver reso “possibile” la vittoria del candidato della destra.
“Il patto dell’arancino funziona ma questo voto dimostra che non è vero che si vince al centro”, dichiara Giorgia Meloni. E Matteo Salvini, che porta per la prima volta la Lega all’Ars, apre la partita con il Cavaliere in vista delle politiche: “Siamo stati determinanti”.
Ora Musumeci si trova ad affrontare uno dei temi più spinosi ereditati dal governo Crocetta: un debito di bilancio di circa 8 miliardi di euro su cui il neo governatore ha detto di voler aprire un serio dialogo col governo nazionale.