27 Aprile 2024

Nations League, la Spagna batte l’Italia e vola in finale

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Da San Siro a Enschede (Paesi Bassi), stesso epilogo quasi due anni dopo. La sconfitta per 2-1 contro la Spagna costa all’Italia l’accesso alla finale di Nations League. Gli Azzurri, puniti a due minuti dalla fine (e dai supplementari) dal gol di Joselu, erano andati a segno con il rigore di Ciro Immobile dopo il primo vantaggio spagnolo di Yeremi Pino: un ko, quello nella seconda sfida delle Finals, che porterà la squadra di Roberto Mancini a giocare la finale per il terzo posto, sempre a Enschede, domenica alle 15 contro i padroni di casa dei Paesi Bassi. A contendersi la terza edizione della Nations League, domenica sera, saranno quindi Croazia e Spagna.

LA PARTITA Mancini ha schierato un modulo con tre difensori (Toloi, Bonucci e Acerbi), Di Lorenzo e Spinazzola a tutta fascia, Frattesi e Barella interni e Jorginho in regia. Davanti, Immobile e Zaniolo. Dopo tre minuti, però, la partita si è messa subito in salita per l’Italia: Bonucci ha perso il pallone in costruzione dal basso con Yeremy Pino che, freddissimo, ha battuto Donnarumma. Immediata la reazione dell’Italia: Jorginho ha imbucato il pallone per Zaniolo che ha calciato di sinistro trovando il braccio destro di Le Normand. Dal dischetto, glaciale Immobile nello spiazzare Unai Simon.

Gol numero 16 in Azzurro per l’attaccante della Lazio, che non segnava in Nazionale da due anni esatti (Italia-Svizzera del 16 giugno 2021, gara della fase a gironi dell’Europeo). Nessun problema per Donnarumma sul sinistro di Rodrigo (19′), pochi istanti prima del vantaggio dell’Italia annullato dal VAR per posizione di fuorigioco di Frattesi, servito con un’altra palla geniale da Jorginho. Partita vivace, con diverse occasioni da una parte e dall’altra, come quella capitata sul destro di Morata: la conclusione dell’attaccante, però, ha trovato la respinta di Donnarumma, che si è ripetuto al 43′ prima di un collo esterno di Toloi di poco alto.

Nella ripresa, Mancini ha presentato Darmian al posto di Bonucci e Dimarco al posto di Spinazzola. Un cambio anche per De La Fuente, con Asensio al posto di Rodrigo. Dopo tre minuti, occasione enorme per la Spagna: decisivo Donnarumma sul tocco sotto misura di Merino, con Morata che non è riuscito a trovare il tap in vincente. Non perfetta, invece, l’uscita di Donnarumma, che ha lasciato a Rodri la possibilità di tentare l’acrobazia, alta di poco.

Al quarto d’ora, altri due cambi per gli Azzurri: fuori Jorginho e Immobile, dentro Cristante e Chiesa. Proprio il giocatore della Juventus, da sinistra, ha crossato basso per Frattesi, ma il mancino del centrocampista del Sassuolo ha trovato il riflesso prodigioso di Unai Simon che ha disinnescato l’occasione più grande di tutto il secondo tempo per gli Azzurri. Per l’ultimo quarto d’ora, Frattesi ha lasciato il posto a Verratti. All’88’, però, è arrivato il gol della vittoria per la Spagna, segnato da Joselu – entrato da pochi minuti -: l’attaccante dell’Espanyol ha approfittato della doppia deviazione di Cristante e Toloi sul destro di Rodri e ha battuto Donnarumma. L’Italia dovrà accontentarsi, come due anni fa, della finale per il terzo posto.

Mancini: “Spagna ha meritato di vincere”

“La Spagna ha meritato di vincere”. L’analisi di Roberto Mancini, dopo la sconfitta (2-1) che costringerà l’Italia a giocare la finale per il terzo posto di Nations League, è lucida. Un ko a due minuti dai tempi supplementari grazie al gol di Joselu ma che, secondo il Ct, è arrivato “perché la Spagna ha giocato meglio di noi. Siamo riusciti a fare poco – le parole di Mancini – soprattutto nel secondo tempo. I ragazzi hanno messo tutto quello che potevano mettere. Ci sono però delle cose di cui dobbiamo rammaricarci: il fatto di aver fatto una partita diversa ci ha creato qualche problema perché non è nelle nostre qualità. Domenica, però, contro i Paesi Bassi dobbiamo cercare di fare bene”.

Di Ciro Immobile, su calcio di rigore, l’unico gol degli Azzurri. L’attaccante della Lazio, che con la maglia della Nazionale non segnava dal giugno del 2021, ha raggiunto alla presenza numero 56 (eguagliato Roberto Baggio) quota 16 reti, eguagliando Luca Toni e Gianluca Vialli, diventando il bomber dell’era Mancini con nove centri, staccando Barella e Belotti (8). “Un ritorno al gol amaro – il commento di Immobile -. Abbiamo lottato fino alla fine, purtroppo abbiamo subito gol anche per un po’ di sfortuna. Succede, il calcio è così: ci prendiamo questa sconfitta che brucia molto. La Spagna ti fa innervosire: è difficile giocare contro un avversario del genere. Non ha creato tante occasioni, anche se a livello di gioco è avanti a noi. Sono molto triste, il pareggio era il risultato più giusto”.

E invece, quando i supplementari sembravano a un passo, è arrivato un flipper (deviazioni di Cristante e Toloi) sul destro di Rodri che ha consegnato il pallone sul piede di Joselu, che non ha perdonato. “Abbiamo sbagliato troppi appoggi, tanti passaggi facili – il commento di Francesco Acerbi -. Abbiamo dato forza a una Spagna già forte e fatto meno di quello che potevamo fare. Siamo una squadra che deve ancora mettersi un po’ insieme e tirare fuori qualcosina in più. Dal mio punto di vista abbiamo fatto sì che la Spagna diventasse più forte di quello che è”. La partita che si è chiusa con il gol di Joselu si era aperta con quello di Yeremi Pino, arrivato dopo un errore in impostazione di Leonardo Bonucci. “Non mi sono mai nascosto dalle mie responsabilità, purtroppo c’è stato un mio errore e la palla è finita tra i suoi piedi – l’ammissione del capitano -. Poi abbiamo ripreso campo per metà primo tempo e, nel finale, la Spagna è stata premiata nell’unica occasione creata. Noi di palle gol ne abbiamo costruite diverse, ma la partita è girata sugli episodi. Volevamo giocarci la finale, ma non sono così negativo nella valutazione della partita. Ci sono momenti in cui devi soffrire e non devi pensare al bel calcio. In generale dobbiamo, crescere con tanti giocatori che in questo momento stanno arrivando in Nazionale e fanno delle grandi partite”.


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