Si profila l’ennesimo rinvio delle primarie del centrosinistra in Campania. Il terzo nel giro di due mesi. Questa volta a chiedere lo slittamento della consultazione “interna” già fissata per il 22 febbraio prossimo, ci ha pensato il parlamentare ex Sel Gennaro Migliore, da poco sceso “nell’arena” per la corsa a candidato governatore.
Le primarie campane erano fissate originariamente per il 14 dicembre scorso dove si prevedeva la sfida tra l’europarlamentare Andrea Cozzolino e il decaduto sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
La candidatura di Migliore è stata infatti ufficializzata la scorsa settimana. Una decisione condivisa aveva consentito di tenere aperti fino a sabato i termini per la presentazione delle firme. Migliore che provveduto alla procedura, ha poi chiesto di avere qualche settimana in più per la sua campagna elettorale. Si parla del 1 marzo, al massimo l’8, che però è festa della Donna.
In realtà il Pd prenderebbe tempo perché vorrebbe trovare un “candidato unitario” che non sia De Luca per via della sua vicenda giudiziaria (abuso d’ufficio) che inficerebbe una sua eventuale elezione a palazzo santa Lucia a causa della legge Severino.
Il possibile nuovo slittamento ha suscitato la reazione stizzita dell’ex sindaco di Salerno. “Trovo che sia una farsa, un circo equestre” – ha commentato De Luca – “Credo che prima o poi ci arriviamo, prima o poi faremo ciò che stiamo chiedendo da mesi, ovvero dare la parola ai cittadini”.
“Le primarie – aggiunge – sono uno strumento che consente ai cittadini di scegliere candidati e gruppi dirigenti, uno strumento importante nelle mani dei cittadini per saltare la dimensione dei piccoli capicorrente, delle burocrazie di partito, di quelli che vivono di politica politicante e non di rapporti con i quartieri, con la gente di carne ed ossa”, ha poi concluso.
Alle primarie del centrosinistra, oltre a De Luca, Cozzolino e Migliore del Pd, sono in corsa anche Nello Di Nardo di Italia dei valori e Marco Di Lello del Psi.