Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è stato assolto “perché il fatto non sussiste” nel processo d’appello per la nomina di un project manager nell’ambito di un progetto per la costruzione di un termovalorizzatore a Salerno ai tempi cìin cui l’attuale governatore della Campania era sindaco.
In primo grado De Luca era stato condannato a un anno, pena sospesa. Una condanna che aveva fatto molto discutere e creato polemiche dopo che aveva determinato nei suoi confronti la sospensione dall’incarico di presidente della Giunta regionale per effetto della Legge Severino, provvedimento poi sospeso dal tribunale.
Con l’assoluzione in appello Vincenzo De Luca potrà continuare a esercitare appieno le sue funzioni di governatore. Svanisce infatti lo spettro della sospensione. De Luca, proprio per la sua condanna in primo grado, stava rischiando la candidatura alla presidenza della regione Campania. Vincitore delle primarie del centrosinistra, contro l’ex sindaco sceriffo, si era mobilitato l’esercito mediatico e i detrattori interni per non farlo candidare o farlo dimettere. Lui, tenace, ha resistito alle pressioni ed è uscito alla fine assolto perché il fatto non sussiste. Potrebbe tuttavia trovarsi di nuovo nei guai in merito alla prima vittoria giudiziaria. De Luca risulta indagato insieme al giudice che lo scorso anno lo reintegrò.