Si รจ tenuta ieri 12 maggio, presso la sede Rai di Potenza, lโassemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Rai e Raiway di Basilicata. Lโassemblea รจ stata molto partecipata, con un ampio dibattito al quale hanno apportato contributi anche giornalisti e sindacato Usigrai. Eโ quanto rendono noto in un comunicato congiunto Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil Snater e Ugl.
Il decreto legge 66 del 2014- continua la nota – rischia di avere effetti devastanti sul servizio pubblico mettendo a repentaglio il pluralismo dellโinformazione, la copertura territoriale, lโintegritร del perimetro aziendale e, non ultima, la tenuta occupazionale: il tutto a danno di un territorio giร debole come quello lucano.
Ipotizzare di chiudere le sedi regionali, cosรฌ come previsto dal decreto, significa menomare la democrazia e lโinformazione; negare la voce a territori e comunitร giร penalizzati; cosรฌ come, la vendita di Rai Way sarebbe un colpo letale e andrebbe a sottrarre allโazienda il proprio โcuoreโ tecnico.
Nel corso dellโassemblea โ continua ancora la nota – รจ stata condivisa da tutti la necessitร di rimanere uniti e fare fronte compatto contro il tentativo sciagurato che il Governo vorrebbe mettere in atto al solo scopo di fare cassa, cioรจ reperire i 150 milioni di euro โchiestiโ dal decreto; il tutto senza aver ipotizzato una seria proposta di contenimento dei reali sprechi e di recupero della gigantesca evasione del canone che costa alla RAI 500 milioni di euro lโanno; senza dimenticare, la grossa responsabilitร del Ministero nellโassegnazione riduttiva delle frequenze per il digitale che ha determinato un grave disservizio per la Basilicata, escludendo aree di territorio dalla ricezione del segnale; disservizio al quale lโazienda รจ chiamata ora a rispondere con proprie risorse.
Di qui la richiesta delle sigle sindacali a tutti i parlamentari e politici lucani di intervenire immediatamente a sostegno della vertenza, prima che il decreto venga convertito in legge. I sindacati โ concludono – si mobiliteranno, sia a livello territoriale che a livello nazionale, per mettere in campo ogni possibile iniziativa per impedire che il decreto 66 venga approvato senza le necessarie modifiche.