
Compravano con i soldi dei gruppi sigarette, gratta e vinci, dolciumi, cioccolatini in bar esclusivi. Acquistavano munizioni da caccia e degustazioni di carne. Gustavano cocktail raffinati. Mangiavano in ristoranti di lusso e si avventuravano in viaggi esotici che di istituzionale e politico non avevano nulla. L’accusa di peculato per i rimborsi falsi è rivolta a circa 40 consiglieri regionali della Lombardia di Pdl e Lega. Evidentemente lo scandalo del Lazio legato ai rimborsi è stato un modello per le altre regioni. Fiorito non è solo, dunque. E il presidente Formigoni sprofonda in una questione politica e morale più grande di lui. Renzo Bossi detto il “Trota”, (insieme alla mauro e Belsito), nei mesi scorsi ha pagato il prezzo delle dimissioni per comportamenti immorali, che poi si configurano in reati veri e propri, quali peculato e apperopriazione indebita. Oggi insieme a Nicole Minetti e altri 40 colleghi del Pirellone sono indagati, tra cui i capigruppo in Regione Lombardia del Pdl e della Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli, nell’inchiesta della Procura di Milano che vede al centro l’accusa di peculato e che riguarda una quarantina di consiglieri lombardi. Nell’ambito dell’inchiesta gli investigatori della Gdf avrebbero accertato l’utilizzo illecito dei rimborsi regionali dei gruppi consiliari. In particolare l’indagine riguarderebbe spese fatte al di fuori dell’attività politica con soldi pubblici. Lo scorso 10 ottobre i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria, su ordine del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e di pm Paolo Filippini e Antonio D’Alessio, erano andati in Regione Lombardia con un decreto di esibizione di documenti e avevano acquisito i rendiconti dei gruppi consiliari lombardi di Pdl e Lega dal 2008 al marzo del 2011. Sul decreto in quella occasione erano indicati i nomi di tre indagati per peculato e truffa aggravata: il leghista ed ex presidente del Consiglio regionale, Davide Boni, gia’ indagato in un’altra inchiesta per corruzione; l’ex vice presidente del Consiglio regionale ed ex assessore Franco Nicoli Cristiani (Pdl), anche lui accusato di corruzione in un’altra inchiesta; e l’ex assessore regionale Massimo Buscemi del Pdl.
Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, da quanto si è saputo, sono finite soprattutto le spese di comunicazione e di rappresentanza, ritenute sospette, dei gruppi consiliari del Pdl e della Lega e in particolare i finanzieri avrebbero accertato spese, per cene e viaggi, illecite. Da quanto si è saputo, inoltre, gli investigatori passeranno comunque al setaccio anche le spese con i rimborsi regionali di altri gruppi consiliari, come quello del Pd. Al momento, comunque, l’inchiesta vede una quarantina di indagati tra consiglieri del Pdl e del Carroccio. I finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano stanno notificando un ordine di esibizione ai gruppi dell’opposizione in regione Lombardia nell’ambito dell’inchiesta sui costi della politica che vede indagati una quarantina di consiglieri Pdl e Lega. L’ordine e’ stato presentato anche nell’ufficio della presidenza del consiglio. [Red]