NEW YORK – Tra gli ordigni piazzati a Chelsea, finora due, ci sarebbe una pentola a pressione che non è esplosa. L’ordigno era piazzato anch’esso in un cassonetto della spazzatura a quattro isolati più a nord, (nella 27esima strada) da dove è avvenuta la prima esplosione, 23esima St.
L’ordigno esploso era sempre rudimentale, probabilmente riempito con chiodi e bulloni per uccidere o ferire quante più persone possibili, ma non si conosce come sia stato confezionato. L’esplosione ha causato 30 feriti di cui uno in gravi condizioni. L’esplosione è stata violentissima e si è sentita in un raggio largo alcuni chilometri.
La Polizia, secondo quando riferisce la Cnn, sta perlustrando la zona per vedere se ci sono altri ordigni di questo tipo. Ne sarebbe stato trovato un terzo inesploso, ma al momento non è confermato.
Tutta l’area, che comprende diversi isolati, è stata sbarrata. Si lavora di notte. Alle 9 di mattina in Italia, a New York sono le 3. Squadre di Vigili del fuoco sono impegnate nei controlli. La polizia sta usando dei Robot per perlustrare cassonetti e automobili.
Sempre la Polizia ha riferito che si tratta di un “attacco intenzionale”, escludendo l’accidentalità. Mentre il Sindaco Bill De Blasio, al momento, esclude legami col terrorismo.
Ma la notizia dell’esplosione ha comunque buttato dal letto migliaia di persone. Appena la scorsa settimana si sono tenute le celebrazioni per il 15esimo anniversario dell’attacco terroristico dell’11 settembre. Auto della Polizia con gli altoparlanti invitano i cittadini a non scendere in strada.
L’attentato a Chelsea avviene alla vigilia della all’Assemblea annuale dell’Onu, dove parteciperanno, già da lunedì, 150 capi di Stato e di governo. Il presidente Obama dovrebbe giungere a New York domenica.