Il primo ministro Giuseppe Conte è stato ricevuto alla Casa Bianca con una calorosa stretta di mano dal presidente americano Donald Trump. “Grazie Giuseppe per essere qui”, ha detto il presidente Usa. “E’ un grande onore essere qui”, ha risposto il premier.
Conte ha ricevuto il via libera dal presidente americano su tre questioni cruciali: la Libia, una cabina di regia permanente per il Mediterraneo e la questione degli scambi commerciali e dei dazi. Lo affermano fonti di Palazzo Chigi al termine dell’incontro alla Casa Bianca.
“Conte sta facendo un lavoro fantastico”, ha detto Donald Trump. “Sono molto d’accordo con quello che state facendo sull’immigrazione legale e illegale”, ha affermato il presidente Usa sottolineando: “Sono d’accordo con la vostra gestione dei confini”. “Molti altri Paesi in Europa dovrebbero seguire l’esempio dell’Italia” sull’immigrazione e su una posizione dura ai confini, ha spiegato il presidente Usa.
La conferenza stampa tra Conte e Trump alla Casa Bianca
“Congratulazioni per la grande vittoria elettorale”, ha detto Donald Trump durante la conferenza stampa congiunta col premier Giuseppe Conte che ha chiamato “il mio nuovo amico”. “Dobbiamo proteggere i nostri Paesi dall’immigrazione illegale. Molti in Europa dovrebbero seguire l’esempio di Conte”, ha detto Trump.
“Con Conte siamo d’accordo che un regime brutale come quello in Iran non dovrà mai entrare in possesso di armi nucleari”. “L’Italia è un grande Paese per investire”, ha detto il capo della Casa Bianca. Trump ha minacciato lo “shutdown” se non ci saranno i fondi per la sicurezza dei confini.
“Conte farà un ottimo lavoro, sa come promuovere e vendere i prodotti italiani. Si arriverà a delle cifre record”, ha affermato ancora Trump. “Con Conte parleremo di dazi e di commercio: abbiamo un deficit con l’Italia di 31 miliardi di dollari”.
“Abbiamo molto di cui parlare a proposito di commercio – ha sottolineato il tycoon -, e a proposito delle nostre forze armate. State ordinando aerei, molti aerei. Gli Stati Uniti hanno un deficit molto grande, come al solito, con l’Italia, circa 31 miliardi di dollari. E sono sicuro che lo raddrizzeremo molto velocemente”.
“Io sono disposto a incontrare chiunque, bisogna parlare”: così Trump ha risposto a chi gli chiedeva di un possibile suo incontro con il presidente iraniano Rohani. “Se vogliono incontrarmi io sono disponibile a incontrarli in qualsiasi momento, senza condizioni”. ‘Le sanzioni alla Russia rimarranno così come sono’, ha aggiunto. Trump appoggia la realizzazione del gasdotto Tap: “Voglio un qualcosa di competitivo e spero il primo ministro riuscirà a farlo e a completarlo”, ha detto il presidente Usa chiudendo la conferenza stampa col premier Giuseppe Conte.
“Con questo proficuo incontro abbiamo compiuto ulteriore passo in avanti per aggiornare la nostra cooperazione: siamo due governi del cambiamento, tante cose ci uniscono”, ha affermato Conte. “Con la cabina di regia in Libia c’è quasi un gemellaggio tra Usa e Italia: L’America riconosce il nostro ruolo di interlocutore privilegiato”.
“Stiamo organizzando con il presidente Trump la conferenza sulla Libia. Affronteremo e discuteremo con tutti gli stakeholders il problema della stabilizzazione dell paese in modo da consentire alla Libia di pervenire alle elezioni democratiche in un quadro di stabilità”. “Ho illustrato a Trump l’approccio innovativo sul tema dei migranti, un approccio che non lascia senza lasciare tutto il peso sui paesi di primo approdi. Il presidente Trump sta apprezzando questo approccio italiano che sta dando i suoi frutti”, ha proseguito Conte.
“Ho espresso al presidente Trump mia soddisfazione per intesa Usa-Ue: è fondamentale per avere un rapporto commerciale più equo”. “Siamo d’accordo io e Trump sulla necessità di diversificare le fonti energetiche”, ha detto il premier italiano. “Sia al G7 sia alla Nato abbiamo avuto proficuo scambio di posizioni: tutte le posizioni di riforma sono le benvenute”. “Gli Usa esprimono l’esigenza di riequilibrare la spesa, posizioni tutte ragionevoli, negozieremo”, ha spiegato il premier italiano.
“Da avvocato, posso dire che Trump è un ottimo negoziatore, un grandissimo difensore degli interessi americani”. “Sono invidioso dei numeri della crescita americana, ma sono anche ambizioso di fare tanto, più di quello che si è fatto in passato. Stiamo preparando alcune riforme strutturali, non vorrei che venisse messa da parte la riforma fiscale, che costituisce una leva per la crescita economica”.
“Sulla Nato c’è stata una posizione chiara di Trump che io condivido: l’esigenza di riequilibrare la spesa che in questo momento è squilibrata. Sono posizioni ragionevoli che io tengo in gran conto. Dobbiamo negoziare per trovare il punto di equilibrio”, ha spiegato Conte. “L’immigrazione è anche un problema di sicurezza. Attraverso le rotte dell’immigrazione possono arrivare foreign fighters, terroristi che minacciano l’Europa”, ha sottolineato il premier.
“Sappiamo che le sanzioni non possono scomparire da un momento all’altro ma ci auguriamo che non colpiscano la società civile”. Il premier risponde alla rigidità Usa sulle sanzioni alla Russia con alcune considerazioni che riguardano anche il ruolo di Mosca e il suo peso specifico nel quadro dei negoziati sulle crisi internazionali.
“L’ Italia è perfettamente consapevole che il Tap è un’opera strategica. Ma ci sono inquietudini nelle comunità locali sulla realizzazione del gasdotto ed è mia intenzione incontrarle”, ha precisato Conte.
Conte in Ambasciata: Da Trump garanzie che mi aspettavo
“Trump mi ha dato le garanzie che mi aspettavo. E cioè lavorare con tutta l’Europa per superare questa fase”, ha detto ancora il premier Conte durante una conferenza stampa all’ambasciata italiana a Washington. “Bisogna intervenire per riformare le condizioni esistenti, ma in questo contesto, negoziando si possono trovare soluzioni. La cosa importante – aggiunge – è che l’Italia sia al centro di questo confronto”.