L’Aula della Camera ha approvato la proposta di legge Richetti sull’abolizione dei vitalizi dei parlamentari. Il testo, approvato a Montecitorio con 348 voti a favore, 17 contrari e 28 astenuti, passa al Senato. Su 630 deputati poco più che metà hanno approvato la proposta di legge. A favore il Pd, la Lega, il M5S, e FdI.
Forza Italia frena: “Incostituzionale” – I parlamentari sono stati in aula ma non hanno partecipato al voto. La decisione è stata presa nel corso della riunione del gruppo a cui ha partecipato anche telefonicamente anche Silvio Berlusconi che ha bollato il provvedimento come “incostituzionale” e “lesivo dei diritti degli italiani” perchè a rischio per la retroattività ci sono 20 milioni di pensioni.
Camera, ricalcolo non si applicherà a pensioni – Il ricalcolo interamente su base contributiva dei vitalizi dei parlamentari non potrà “in nessun caso essere applicata alle pensioni in essere e future dei lavoratori dipendenti ed autonomi”. Lo prevede un emendamento della commissione alla proposta di legge sui vitalizi presentato nell’Aula della Camera.
Dalla prossima legislatura i criteri anagrafici per la pensione dei parlamentari saranno quelli della legge Fornero. Lo prevede l’emendamento della commissione alla proposta di legge Richetti approvato dall’Aula della Camera. Oggi il vitalizio viene maturato al compimento del sessantacinquesimo anno di età. L’adeguamento alla legge Fornero comporterà un aumento dei requisiti anagrafici richiesti per l’accesso all’assegno mensile.
Un altro emendamento prevede che sarà sospesa la prestazione del vitalizio per il parlamentare che sia chiamato a ricoprire un incarico “istituzionale per il quale la Costituzione o altra legge costituzionale prevedano l’incompatibilità”.