Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno lanciato raid missilistici contro obiettivi degli Houthi nello Yemen. L’attacco viene giustificato dal fatto che i ribelli Houthi yemeniti ostacolavano le attività di transito nel Mar Rosso di navi commerciali occidentali.
Secondo la Cnn, sono stati impiegati caccia e sono stati lanciati missili Tomahawk. La Bbc riferisce che alle operazioni partecipano anche le forze armate britanniche. I raid hanno preso di mira in particolare la capitale Sana’a e il porto di Hodeida sul Mar Rosso. Nella fase iniziale degli attacchi si sarebbero verificate almeno 4 esplosioni nella capitale e 5 nella città portuale. I raid hanno colpito una decina di obiettivi: sistemi radar, aree utilizzate per il lancio di droni, depositi e aree di lancio di missili. Gli Usa, nell’ambito dell’operazione, hanno lanciato missili da aerei, navi e da un sottomarino, l’USS Florida secondo le informazioni diffuse dalla Cnn, che ha fatto riferimento anche al sostegno offerto da ‘molte altre nazioni’.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, con un comunicato ha affermato che i raid sono “una risposta diretta agli attacchi senza precedenti che gli Houthi hanno condotto contro navi nel Mar Rosso. Questi attacchi hanno messo in pericolo personale degli Usa, civili impegnati sulle navi e i nostri partner”. Gli attacchi “hanno messo a rischio il commercio e minacciato la libertà di navigazione. Questi attacchi mirati sono un chiaro messaggio, gli Stati Uniti e i partner non tollereranno attacchi al nostro personale né consentiranno a soggetti ostili di mettere in pericolo la libertà di navigazione lungo le rotte commerciali più critiche a livello mondiale”. Gli Usa, ha aggiunto il presidente, “non esiteranno” ad adottare ulteriori misure se necessario.
Contemporaneamente, il premier britannico Rishi Sunak ha reso noto che la Royal Air Force ha partecipato agli attacchi contro “strutture utilizzate dai ribelli Houthi nello Yemen. Il Regno Unito difenderà sempre la libertà di navigazione e il libero flusso degli scambi commerciali”, ha aggiunto. “Abbiamo intrapreso azioni difensive limitate, necessarie e proporzionate insieme agli Stati Uniti con il supporto non operativo di Paesi Bassi, Canada e Bahrein, contro obiettivi legati” agli attacchi contro le navi “per colpire le capacità militari degli Houthi e proteggere il trasporto marittimo globale”. Sunak ha evidenziato che gli Houthi si sono resi responsabili di “una serie di attacchi pericolosi e destabilizzanti contro le navi commerciali nel Mar Rosso, minacciando il Regno Unito e altre navi internazionali, causando gravi interruzioni a una rotta commerciale vitale e facendo salire i prezzi delle materie prime. Tutto questo non è tollerabile”.
Le operazioni, nelle scorse ore, sono state precedute dalle dichiarazioni di John Kirby, portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca. “Non starò ad anticipare le nostre mosse in un senso o in un altro. Faremo quello che dobbiamo fare per contrastare e sconfiggere queste minacce che gli Houthi continuano a rivolgere alla navigazione commerciale sul Mar Rosso”, ha detto.