29 Aprile 2024

Avvocati contro il Green pass respinti con violenza dalla Polizia sotto la Cassazione

Gli agenti aggrediscono gli avvocati e spintonano la parlamentare Sara Cunial che supportava i legali. "Comportamento vergnognoso" La deputata: "Attacco fisico e verbale è atto gravissimo, siamo in dittatura"

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Sono scene incredibili quanto inquietanti quelle che si sono verificate oggi fuori dalla Corte di Cassazione, in Piazza Cavour a Roma. Oltre cento avvocati che dovevano consegnare una petizione e una denuncia presso la Suprema Corte è stata respinta con forza dalla Polizia.

Gli avvocati si erano riuniti poche ore prima per manifestare contro la misura del green pass anche per accedere ai Tribunali, e in generale contro misure sempre più lesive delle libertà, che mirano a tener fuori tutte le voci del dissenso.

Ad essere respinta con la forza anche l’onorevole Sara Cunial, giunta in soccorso degli avvocati, che è stata spintonata e solo imponendosi è riuscita a superare il cordone delle forze dell’ordine.

Alla fine una delegazione di due avvocati è stata ricevuta all’interno del palazzo ed è riuscita a presentare al segretario generale della Cassazione la petizione unitamente alla denuncia dei legali.

“E’ una vergogna – è stato detto – che un sit-in pacifico di avvocati che aveva lo scopo di presentare una denuncia presso la suprema Corte sia stato stoppato e respinto. Assurdo che nel palazzo della giustizia venga impedito l’accesso ai legali”.

Addirittura Sara Cunial, parlamentare della Repubblica dell’Alternativa c’è, è stata letteralmente accerchiata, spintonata dalla polizia e fatta cadere in terra. Poi però è riuscita a farsi spazio liberandosi dalle mani dei poliziotti.

L’avvocato Edoardo Polacco, ai microfoni di Byoblu, ha affermato “che quanto si è verificato oggi non si era mai visto nella storia di una democrazia. Ormai lo stato diritto in Italia è stato compresso per tutti”.

Sara Cunial: “Attacco fisico e verbale è un atto gravissimo, siamo in dittatura”

“Quello che è successo questa mattina davanti alla Corte di Cassazione è gravissimo. Uomini in divisa si sono opposti fisicamente e con violenza a un gruppo di cittadini liberi, che in modo pacifico e legittimo, volevano manifestare il loro dissenso depositando una denuncia contro le decisioni governative di limitazione dei diritti costituzionali e sovranazionali. Diversi avvocati in toga e io stessa, in veste di parlamentare democraticamente eletto, siamo stati aggrediti verbalmente e fisicamente, come testimoniano anche diversi video, proprio da quelle forze dell’ordine che dovrebbero invece proteggere e tutelare il popolo italiano, i suoi diritti e la Costituzione”, ha affermato la deputata Sara Cunial, questa mattina presente davanti alla Corte di Cassazione a Roma, insieme a centinaia di avvocati toga, in rappresentanza di numerose associazioni legali italiane tra cui ‘Io sto con l’avvocato Polacco’, ‘Sentinelle della Costituzione’, ‘Comicost’, ‘Avvocati liberi’, ‘Avvocati ultima linea’, per esprimere il proprio dissenso, attraverso un atto formale, contro le gravissime ulteriori illegittimità costituzionali degli ultimi decreti legge emergenziali Covid.

“Siamo stati vittime di un trattamento da criminali, mentre i veri criminali stanno decidendo il futuro di questo Paese – continua Cunial – questa si chiama dittatura. E tutti coloro che, con o senza divisa, restano inermi a guardare mentre i nostri diritti, così come i nostri corpi, vengono calpestati, ne sono vili complici. Anche questa volta però, l’attacco subito non ci ha impedito di portare a termine il nostro obiettivo: abbiamo consegnato la denuncia agli sportelli della Cassazione – conclude Cunial – Continueremo ad agire per la difesa della Costituzione sostituendoci all’attuale giustizia, perché questo fanno i cittadini liberi di uno stato democratico: continuano a lottare anche per chi, in questo momento, sta tentando in tutti i modi di umiliare la nostra Costituzione e il nostro amato Paese”.


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