27 Aprile 2024

Sette anni fa l’immane tragedia dell’Hotel Rigopiano: le vittime furono 29

E' il giorno del dolore e del ricordo per la valanga killer che sommerse la struttura alberghiera di Farindola. Intanto prosegue il processo d'appello. In primo grado c'erano state 25 assoluzioni e 5 condanne. La Russa: "Vicini alle famiglie, chiediamo giustizia"

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Sono passati sette anni dalla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara): era il 18 gennaio 2017 quando, alle 16.49, una valanga travolse e distrusse il lussuoso resort alle pendici del versante pescarese del Gran Sasso, provocando la morte di 29 persone.

Come accade ormai da sei anni, oggi per l’Abruzzo è un giorno di dolore e di ricordi. Il 18 gennaio 2017 la regione era in piena emergenza maltempo: la neve superava anche i due metri, mentre migliaia di cittadini, su tutto il territorio, erano senza energia elettrica.

A partire dalla mattina si registrarono quattro scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5, con epicentro in provincia dell’Aquila. Gli ospiti dell’hotel erano spaventati e volevano andare via, ma la neve non consentì loro di ripartire.

Ci furono diverse richieste di aiuto e soccorso, tra cui quelle di alcune delle vittime. Richieste che, però, non trovarono risposta. Nel pomeriggio, poi, la tragedia, quando il resort fu travolto da quell’inferno di ghiaccio e detriti pesante 120 mila tonnellate.

Oggi i parenti delle vittime si riuniscono e si incontrano a Rigopiano per ricordare i propri cari. Alle 15 è prevista una fiaccolata davanti all’obelisco dell’hotel, seguita dalla deposizione di fiori, da una messa e dalla lettura dei nomi dei “29 angeli”. Alle 16.49, un coro intonerà “Signore delle cime”, poi verranno liberati in cielo 29 palloncini bianchi.

Commemorazioni sono previste anche a Chieti e a Montesilvano (Pescara). I parenti delle vittime pretendono ancora che sia fatta giustizia. Il processo di primo grado, a febbraio 2023, si era concluso, con rito abbreviato, con 25 assoluzioni e cinque condanne.

Condannati il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, a 2 anni e 8 mesi di reclusione, il dirigente del settore viabilità della Provincia di Pescara e il responsabile del servizio viabilità dell’ente, Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio (3 anni e 4 mesi di reclusione), l’ex gestore dell’albergo, Bruno Di Tommaso, e Giuseppe Gatto, redattore della relazione tecnica per l’intervento sulle tettoie e verande dell’hotel (sei mesi di reclusione ciascuno). E’ in corso da dicembre il processo d’appello all’Aquila: la sentenza è prevista per il prossimo 9 febbraio.

“A sette anni dalla indimenticata tragedia di Rigopiano rinnoviamo la nostra vicinanza ai parenti delle 29 vittime e all’intera comunità abruzzese e ci uniamo alla loro richiesta di giustizia”. Lo dice il Presidente del Senato Ignazio La Russa, nell’anniversario dal disastro di Rigopiano.


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