«Resto garantista, ma in ogni caso avremo modo di parlarne successivamente». E da vecchio socialista non poteva essere diversamente. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro sul caso Cosentino non lascia spazio a chi lo aveva additato come uno degli antagonisti di Nick che non aveva mai espresso la sua sull’ex sottosegretario del governo Berlusconi, agli arresti per reati gravi insieme al fratello.
«Sono sempre attento e rispettoso del lavoro della magistratura – ha detto il governatore – così come vale sempre il principio di garantire chi è sotto indagine fino al terzo grado di giudizio. Questo bilanciamento – ha sottolineato – va sempre garantito senza limitare le azioni di nessuno.
Avremo modo di parlare di questi argomenti non solo in campagna elettorale, ma anche dopo. Ora concentriamoci su quello che l’Europa deve fare per il Sud».
Le dichiarazioni di Caldoro sul leader di Forza Campania stemperano un po’ le polemiche sollevate dopo la nascita del nuovo soggetto politico in dissenso con Silvio Berlusconi. Non ha il sapore di una dichiarazione di solidarietà ma certamente Caldoro sente il “dovere” politico e istituzionale di “placare gli animi”.