Non si fermano gli sbarchi di immigrati in Italia nonostante la grave emergenza in corso legata alla diffusione del coronavirus per cui il governo Conte ha disposto misure durissime per il suo contenimento.
La nave Ocean Viking, della Ong francese Sos Mediterranee con 274 migranti a bordo, recuperati nei giorni scorsi al largo della Libia, ha chiesto un “porto sicuro” e il ministero dell’Interno gli ha concesso di sbarcare a Pozzallo, in Sicilia.
Il Viminale riferisce che “al fine di assicurare adeguate misure di prevenzione, i migranti saranno trattenuti in quarantena nell’hotspot della cittadina siciliana”.
“Alle medesime finalità precauzionali, – dice il ministero – il personale della nave rimarrà isolato a bordo per tutto il periodo necessario. Le autorità competenti provvederanno agli accertamenti e alla sorveglianza sanitaria ritenuti indispensabili”.
Se da una parte l’esecutivo isola interi comuni con decine di migliaia di persone, con divieto di entrare e uscire, pena anche il carcere per i trasgressori, l’altra faccia del governo consente quindi alle Ong di scaricare migranti in Italia come se nulla fosse.
Gli immigrati saranno “isolati” ma c’è da chiedersi se questo ennesimo sbarco era opportuno in momento delicatissimo come questo. Perché il ministro Lamorgese non li ha mandati in un altro paese come la Francia, paese di origine della Ong?
Il premier Conte ieri sera in conferenza stampa spiegando il duro provvedimento per l’emergenza ha affermato che la “salute degli italiani è bene che ci sta più a cuore”. Poi però consente sbarchi indiscriminati di persone che nessuno sa da dove vengono e con chi siano stati a contatto in Africa, continente di 1,2 miliardi di persone dove non filtrano notizie sui contagi (l’Oms non ha nessuna stima), non esiste un sistema sanitario e dove ci sono oltretutto sei, sette milioni di cinesi che vanno e vengono dal loro paese. I soliti pasticci all’italiana.