Governo Conte accerchiato sui social per via della vasta diffusione del coronavirus nel nostro paese. Molti gli utenti che rimproverano al premier e al ministro Speranza di aver sottovalutato il pericolo infiltrazione del Covid-19.
Il nostro paese con i suoi 220 contagiati finora, è di fatto secondo alla Cina per diffusione, se si esclude la Corea, paese asiatico attaccato ai cinesi, che conta oltre ottocento casi.
E c’è chi ricorda che l’esecutivo Conte aveva esultato qualche settimana fa per avere “isolato il virus”. Giù titoloni da parte dei media mainstream e plausi da larga parte politica, compreso il Quirinale, con lo stesso presidente del Consiglio che gongolava per essere il nostro, il miglior servizio sanitario nazionale del mondo. Cosa in realtà vera: l’Italia vanta uno dei migliori Ssn al mondo, ma quelle parole rilette oggi, con il paese travolto in pieno dall’emergenza, appaiono beffarde. Soprattutto, viene contestato, perché alle prime avvisaglie il governo ha minimizzato il problema rimbrottando di non fare inutili allarmismi? Beh, allarmismi o meno, il dato è che il virus si trova in casa nostra.
Nessuno sa spiegare come sia stata possibile una così rapida diffusione del covid-19. C’è chi critica il primo ministro per non aver fatto nulla, poco o semmai tardi, per evitare l’epidemia con tutto ciò che ne consegue in termini di paure e psicosi.
Matteo Salvini attacca da giorni: “Abbiamo detto a fine gennaio di chiudere i confini, avevamo detto insieme ai sindaci e ai governatori del nord di mettere in quarantena chiunque provenisse dalla Cina, ma ci è stato risposto che eravamo allarmisti, razzisti e fascioleghisti. La situazione adesso è fuori controllo”, dice l’ex vicepremier.
E la questione della chiusura delle frontiere è uno dei punti più discussi sui social. Alcuni lamentano che il governo avrebbe dovuto sospendere il trattato di Schengen in via cautelativa. “Siamo noi a essere isolati dagli altri”, avevamo scritto ieri su queste pagine.
Un isolamento, il nostro, che si sta toccando con mano, dopo il caso austriaco di ieri, che ha bloccato i treni al Brennero (ordine poi revocato ma sempre controllati a vista), fino alla Francia e altri paesi europei che stanno prendendo le dovute “misure” all’Italia.
Insomma, così come ha fatto il governo italiano a vietare i voli da e per la Cina, lo stesso provvedimento potrebbe essere adottato nei confronti del nostro paese da altri paesi non solo europei.