La procura di Milano indaga sugli oltre cento decessi del Pio Albergo Trivulzio. Lo riporta l’Ansa specificando che i pm milanesi puntano a fare accertamenti con l’ipotesi epidemia colposa e omicidio colposo. Secondo l’agenzia sarebbe indagato il direttore generale della casa di riposo. Negli altri fascicoli sulle altre Rsa, iscritti per gli stessi reati anche i legali rappresentanti dell’istituto Don Gnocchi e della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Iscrizioni previste pure negli altri casi, una dozzina in tutto.
Il fascicolo è uno dei tanti, quasi una quindicina in tutto, che la Procura milanese ha aperto sulla gestione delle Rsa milanesi e nati da denunce di lavoratori e familiari di anziani morti. In tutte queste indagini gli inquirenti stanno iscrivendo nel registro degli indagati i nomi dei vertici, come atti dovuti a seguito delle denunce a loro carico e per poter poi effettuare attività nei prossimi giorni.
Nell’inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, come nelle altre sulle case di riposo, si dovranno verificare soprattutto eventuali carenze nei protocolli interni e dei dispositivi di sicurezza, come le mascherine (alcuni dipendenti hanno raccontato che veniva impedito loro di usarle nei primi giorni dell’epidemia) e la gestione di pazienti trasferiti dagli ospedali nelle residenze. Al lavoro sul caso del Trivulzio anche gli ispettori del Ministero della Salute e una commissione istituita dal Pirellone, che tra l’altro si occuperà anche dei casi di altre 15 Rsa.
Intanto, è stata aperta un’inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo anche sulla casa di riposo di Mediglia (Milano), che fu la prima di cui si iniziò a parlare nelle scorse settimane per un aumento impressionante di morti tra gli anziani (oltre 60 in totale) e sulla gestione degli ospiti nel pieno dell’emergenza Covid-19. Da quanto apprende l’Ansa, un fascicolo, è stato aperto dalla procura di Milano, sulla base di denunce di familiari, e poi trasmesso ai pm di Lodi, competenti sulla zona di Mediglia.