Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Berna, Basilea, Zurigo e altri centri per protestare contro le restrizioni in vigore nel paese per contrastare la diffusione del covid.
Gruppi di centinaia di persone, tra cui anziani, bambini e disabili, si sono radunati davanti al parlamento nella capitale Berna per manifestare il loro disappunto contro il lockdown.
I dimostranti hanno dato voce alla loro rabbia per le misure introdotte a metà marzo, compresa la chiusura di scuole, ristoranti ed esercizi commerciali. I cittadini svizzeri in piazza sostengono che le restrizioni violano i diritti fondamentali, così come sta avvenendo in tanti paesi, tra cui l’Italia.
Questo è il secondo sabato che la gente protesta per le restrizioni sociali ed economiche imposte dal governo elvetico. Ma sui media mainstream all’estero trapela poco o nulla. La Polizia intervenuta per disperdere le manifestazioni organizzate “in violazione delle disposizioni” è stata accolta con fragorosi fischi.
Gli agenti non sono intervenuti con multe e dispersioni per via della presenza di bambini e anziani, evidentemente stanchi di questa situazione surrreale. Anche Amnesty international ha condiviso le ragioni della protesta.