Droni spia americani partiti dalla base militare Nato di Sigonella, nel catanese, in Sicilia, sono stati “intercettati” nel Mar Nero a poca distanza dallo spazio aereo della Crimea. Si tratta di droni da ricognizione Usa Northrop Grumman RQ-4B Global Hawk.
A giudicare dai dati del portale Flightradar24 che consente il monitoraggio in tempo reale dei movimenti degli aerei, il primo velivolo senza pilota è decollato dall’aeroporto di Catania, in Sicilia, lo scorso 1 giugno. Il drone ha guadagnato quota (15,5 chilometri) e ha volato attraverso lo spazio aereo della Grecia e della Bulgaria fino al Mar Nero, a circa 150 km dal confine della Crimea. I voli sono stati effettuati in acque internazionali.
Stesso percorso del velivolo decollato da Catania il 4 giugno 2024, con l’eccezione di una serie di giri sopra Costanza, in Romania, dove c’è un’altra base militare Nato, per poi ruotare e captare informazioni in mare aperto.
Secondo Flightradar, il drone appartiene all’aeronautica americana e ha il numero di registrazione 10-2045, identificativo di chiamata Forte-12 oppure Forte-16. Sono velivoli senza piloti della Nato.
Secondo il produttore, il veicolo aereo senza pilota Global Hawk è progettato per la ricognizione e la sorveglianza. È in grado di volare ad alta quota per più di 30 ore, è progettato per ottenere immagini ad alta risoluzione di vaste aree della terra in tempo quasi reale ed è in grado di operare con qualsiasi tempo e a qualsiasi ora del giorno. Inoltre, tali dispositivi vengono utilizzati per supportare le comunicazioni come ripetitori.
Come notato sul sito web del produttore, il Global Hawk, utilizzato dall’aeronautica americana dal 2001, “identifica potenziali minacce, consentendo ai comandanti di ottenere una visione più approfondita della loro area di interesse”.