Il portavoce del leader russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha detto di aver letto gli archivi declassificati pubblicati sui negoziati tra la leadership russa e la NATO negli anni ’90. Lo ha detto Peskov in un’intervista al giornalista Pavel Zarubin.
Il portavoce del Cremlino ha detto di aver letto le registrazioni delle conversazioni di cui il leader russo Vladimir Putin ha parlato molto tempo fa, sei o sette anni fa: cosa è stato promesso alla Russia, cosa è stato discusso e cosa è successo alla fine.
Come risulta da documenti declassificati dell’Archivio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, il primo presidente russo Boris Eltsin, in una conversazione telefonica con il suo collega americano Bill Clinton, ha definito l’inizio del bombardamento della Jugoslavia un grosso errore da parte della NATO. Le promesse della Nato erano, secondo quanto trapela, che l’organizzazione atlantica secondo gli accordi presi al tempo, non avrebbe dovuto estendersi di un pollice verso Est.
Attualmente la Russia è totalmente accerchiata di basi militari dell’alleanza atlantica che, a parere di alcuni osservatori, andava “sciolta” contestualmente al Patto di Varsavia, anch’essa creata dopo gli accordi di spartizione di Yalta a opera dei vincitori della Seconda guerra mondiale.