La sinistra ha vinto di un soffio le elezioni politiche in Finlandia – e potrebbe tornare a guidare il governo dopo 20 anni – con un vantaggio risicato sui populisti dei “Veri Finlandesi” che hanno mancato un clamoroso trionfo per una frazione di punto.
Il Partito socialdemocratico (Sdp), guidato da Antti Rinne, ha ottenuto il 17,7% rispetto al 17,5% dei “Veri Finlandesi”, gli alleati di Matteo Salvini, che esulta: “Gli amici ‘populisti’ del Partito dei Finlandesi diventano secondo partito in Finlandia!!! Il 26 maggio, insieme alla Lega, finalmente si cambia l’Europa”, ha affermato il vicepremier e ministro dell’Interno italiano.
Secondo i calcoli dei media locali, ai socialdemocratici vanno 40 seggi e ai Veri Finlandesi 39. Una situazione di stallo che potrebbe rendere complicata la formazione di un governo.
Intanto, Marine Le Pen ha proposto un manifesto per una ‘Alleanza delle Nazioni’ che ha già mostrato a Salvini a Parigi. “Sull’immigrazione lui ha ragione”, ha detto la leader del Rassemblement National che si prepara alla rivincita contro il partito di Macron.
Al progetto di Le Pen il leader della Lega è apparso “interessato”, soprattutto sui “temi ecologici”. Il resto del documento – che Marine Le Pen, stabilmente seconda nei sondaggi un paio di punti dietro La Republique en Marche di Macron, presenterà lunedì – è un attacco all’Europa del “capitalismo nomade”.