Dopo l’anziano morto ieri sera in Veneto, c’è una seconda vittima italiana per il Coronavirus. Si tratta di una donna di 75 anni residente in Lombardia. La signora, italiana, sarebbe stata nel pronto soccorso di Codogno (Lodi), secondo quanto scrive il Corriere.it.
La prima vittima è l’ex imprenditore edìle Adriano Trevisan, di 78 anni, deceduto venerdì sera all’ospedale di Padova, dov’era ricoverato insieme a un altro uomo positivo al virus, un 67enne di Dolo. Trevisan aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stata sindaco di Vo’ Euganeo di dove sono originari.
L’uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato all’ospedale di Schiavonia (Padova). “Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire” ha detto il governatore del Veneto Zaia.
Il bilancio dei contagiati
E’ salito a 29 il numero dei pazienti risultati positivi ai test del Corovinarus e residenti tra la Lombardia e il Veneto. Ventisette di questi risiedono in Lombardia, mentre due sono i casi accertati in Veneto, ai quali va l’aggiunto l’anziano di Vò Euganeo morto nella serata di ieri.
Il 67enne di Dolo è ricoverato ora in rianimazione a Padova. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova.
Un altro caso si registra a Cremona, dove oggi sono state chiuse tutte le scuole. E ci sono due casi sospetti in Campania. Nel primo caso si tratterebbe di un bulgaro, che sarebbe ricoverato in ospedale a Caserta. La notizia del bulgaro è stata data stanotte dal TG3 Linea Notte che ha citato agenzie di stampa.
All’ospedale di Cava de’ Tirreni (Salerno) è stato attivato il protocollo per un presunto caso di coronavirus. Il paziente – scrive l’Ansa – è un bimbo, pare di tre anni, che è arrivato al “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” con febbre molto alta.
Tornando alla Lombardia, a Codogno, centro del lodigiano dove è partito il primo focolaio, c’è apprensione. Nell’ospedale dove si è presentato il 38enne dipendente della Unilever contagiato insieme alla moglie incinta, ci sarebbero alcuni tra medici e paramedici, ma anche pazienti, che sarebbero risultati positivi al test. Il 38enne si è infatti presentato spontaneamente nel nosocomio venendo a contatto non protetto con i sanitari. L’uomo quasi tre settimane fa aveva cenato con una persona rientrata dalla Cina. Sottoposto a test, quest’ultimo uomo, è risultato negativo.
E sono 10 i comuni che rientrano nella cosiddetta “zona rossa”. Sono tutti in provincia di Lodi: Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e Sanfiorano. Circa 50 mila persone sono chiuse in casa. I sindaci, d’intesa con il coordinamento nazionale del governo, hanno disposto la chiusura di scuole, uffici e attività commerciali.
La situazione è molto grave in Italia. Nel giro di poche ore il paese ha scalato il triste primato di essere capofila in Europa per numero di contagiati. Il doppio rispetto alla Germania (10 casi) e agli Stati Uniti (15).
Intanto è atterrato sabato mattina all’aeroporto di Pratica di Mare il velivolo dell’Aeronautica militare con i diciannove italiani che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess, in Giappone. I connazionali, dopo aver terminato le visite, saranno trasferiti presso il Centro Sportivo dell’Esercito alla Cecchignola.