Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato nel pomeriggio al Quirinale le delegazioni della Lega e del Movimento 5 stelle per ricevere informazioni dai due movimenti in vista della formazione del nuovo governo.
Alle 17.30 tocca al M5s con i capigruppo di Senato e Camera, Danilo Toninelli e Giulia Grillo, accompagnati da Luigi Di Maio. Alle ore 18 saranno ricevuti i capigruppo della Lega a palazzo Madama e Montecitorio Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, accompagnati dal leader leghista Matteo Salvini.
Come si nota, il giro di consultazione durerà questa volta circa un’ora in tutto, poiché le due forze politiche dovranno soltanto comunicare al capo dello Stato gli orientamenti emersi durante gli ultimi incontri sia sul premier concordato, che spetterà comunque a Mattarella condividerlo e incaricare, nonché la squadra dei possibili ministri. Il “contratto” di governo era stato già “chiuso” giovedì e sottoposto nel fine settimana al voto degli iscritti ai due partiti.
I due leader non hanno ancora fatto pubblicamente il premier: “Il primo a cui sarà comunicato è al presidente Mattarella”, hanno fatto sapere. Sui media impazza il totonomi e il più gettonato, sempre dai media, potrebbe essere il giurista Giuseppe Conte, professore vicino ai Cinquestelle. Ma non è assolutamente detto che i due abbiano virato su un tecnico “non eletto”.
In ambienti vicini ai due movimenti trapela poco o nulla, ma alla fine potrebbe spuntarla Giancarlo Giorgetti, parlamentare eletto con la Lega molto gradito al Colle, nonché condiviso dallo stesso Di Maio per il suo equilibrio, la sua esperienza e i suoi incarichi istituzionali avuti in precedenza. Giorgetti, tra l’altro, è stato il grande mediatore del futuro esecutivo e perno leghista al tavolo della trattativa per la stesura del contratto di governo. Tra i ministri quotati Salvini al Viminale e Di Maio al Lavoro.