Si estende a macchia d’olio il contagio da coronavirus nel nostro paese. E ora c’è il rischio concreto che oltre all’isolamento imposto dal governo italiano per i centri colpiti dal virus, l’Italia venga a sua volta travolta e isolata dal resto del mondo come è avvenuto per la Cina. Non è escluso infatti che voli o altri mezzi di trasporto da e per l’Italia, almeno al nord (che poi è la parte più produttiva e popolosa), possano essere cancellati o vietati da parte di altri paesi europei od extra. Il quadro dell’emergenza è allarmante, quanto surreale. Il rischio per la già debolissima economia nazionale è altissimo. E l’UE?, totalmente assente, come sempre, del resto.
Aumentano a dismisura i casi e, come spiegato in un articolo pubblicato ieri su Secondo Piano News, ormai con questi numeri siamo “secondi” solo alla Cina, secondo proporzioni e distanza dal focolaio. L’Italia ha numeri superiori persino più di alcune province cinesi, della stessa Hong Kong, della vicina Thailandia, dell’India, del Giappone e moltissimi paesi asiatici e mediorientali.
“Complessivamente finora abbiamo registrato 132 casi di positività al coronavirus: due persone sono decedute, un’altra è guarita (il ricercatore tornato da Wuhan)”, ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile.
“Ci sono 89 casi di coronavirus in Lombardia, 24 in Veneto – ha spiegato Borrelli – 6 in Piemonte, 9 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio (i due ricoverati allo Spallanzani)”. Sono “54 i ricoverati negli ospedali con sintomi, 26 in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare”, ha precisato Borrelli.
“Sotto il profilo delle strutture abbiamo la disponibilità di diverse migliaia di posti su tutto il territorio nazionale. Abbiamo fatto un lavoro in particolar modo con le Forze Armate che ringrazio: hanno lavorato in modo eccezionale” ha sottolineato il commissario straordinario.
“Solo le strutture dell’Esercito rese disponibili potrebbero essere 3.412 posti letto in 1.223 camere; quelle rese disponibili dall’Aeronautica militare 1.789 posti letto”, ha specificato Borrelli aggiungendo:
“Siamo pronti ad utilizzare anche alberghi. Nessun problema di strutture per quanto riguarda il ricovero e l’assistenza”. E poi “abbiamo un livello di prevenzione elevatissimo, abbiamo disposto per primi controlli in porti e aeroporti. E tutti i possibili casi li abbiamo verificati. Sono oltre 3000 i tamponi. C’è un livello elevatissimo di screening sanitario”.