Il commando terroristico che ha assaltato il teatro Crocus di Mosca uccidendo 143 persone avrebbe preso “ingenti some di denaro dall’Ucraina”. Lo riporta RT citando una nota del Comitato investigativo russo su Telegram (in foto).
“Le indagini – spiega la nota del dipartimento – hanno confermato i dati secondo cui gli autori dell’attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall’Ucraina, che sono state utilizzate per preparare il crimine”. Secondo il pool questo dato dimostrerebbe “le prove dei legami tra i terroristi e i nazionalisti ucraini”.
Gli investigatori hanno riferito del lavoro attivo in corso “per ricostruire il quadro completo sul crimine commesso, sia nelle fasi di preparazione e pianificazione, sia nella commissione dell’attacco contro ignari e innocenti cittadini”.
I primi risultati dell’indagine – prosegue la nota – “confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l’attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del massacro” del 22 marzo scorso.
Secondo il direttore dell’Fsb Alexander Bortnikov, i servizi speciali ucraini “hanno facilitato l’attacco a Mosca. Le informazioni ricevute dagli attentatori in carcere confermano la pista ucraina”, ha spiegato il capo dell’intelligence russa.
Inoltre, è stato identificato e arrestato nella regione di Bryansk un altro sospettato ritenuto coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo. Si tratta di un uomo collegato al radicalismo islamico per cui faceva propaganda. L’uomo conoscerebbe gli attentatori arrestati, ossia i nativi del Tagikistan Shamsidin Fariduni, Dalerjon Mirzoev, Muhammadsobir Fayzov e Saidakrami Rachabalizode detenuti in carcere nella regione di Bryansk, dove sono stati catturati, quasi al confine ucraino, dopo una rapida caccia dei reparti speciali russi.
Il comitato chiederà al tribunale di scegliere per l’arrestato di oggi una misura preventiva sotto forma di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti”, ha concluso il comitato investigativo.
I media russi affermano che il capo del Ministero degli Interni di Krasnogorsk, il colonnello di polizia Maxim Myagkov, e il suo vice, il tenente colonnello di polizia Dmitry Novikov, hanno contribuito a identificare l’auto con la quale i criminali erano fuggiti dopo il sanguinoso attentato al Crocus.
L’ufficiale è riuscito a forzare la porta della sala server e, all’interno, hanno esaminato le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso, dopo di che hanno trasmesso le informazioni alla sede operativa, grazie alla quale sono stati in grado di stabilire il percorso dei terroristi in fuga a bordo di una Renault Olympia.
A seguito delle azioni dei terroristi, secondo gli ultimi dati, 143 persone sono state uccise e 372 ferite.