16 Giugno 2024

Iran, grande folla a Teheran per omaggiare Raisi

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La cerimonia commemorativa per Ebrahim Raisi e le altre sette vittime presenti con il presidente iraniano nell’elicottero che si è schiantato domenica nella provincia dell’Azerbaigian orientale, è iniziata alla Summit Hall di Teheran (Iran).

Oltre 22 capi di Stato e funzionari di Paesi vicini all’Iran e della regione hanno partecipato alla cerimonia, tra cui rappresentanti di Egitto, Turchia, Siria, Bielorussia, Russia e Libano. Il presidente nominato dopo la morte di Raisi, Mohammad Mokhber, e il ministro degli Esteri ad interim, Ali Bagheri, hanno guidato la cerimonia.

Decine di migliaia di iraniani si sono riuniti dall’alba nel centro della capitale per rendere l’ultimo omaggio a Raisi.

La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha guidato la preghiera durante la cerimonia. Lo riporta Irna, mostrando una fotografia di Khamenei che prega all’università di Teheran, davanti alle bare di Raisi e delle altre vittime dell’incidente aereo che si trovavano insieme a lui.

Dopo la preghiera è iniziato il corteo funebre nelle strade della capitale iraniana a cui partecipano decine di migliaia di persone. Tra le altre vittime dell’incidente il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, le guardie del corpo del presidente e il generale Mehdi Mousavi.

Ismail Haniyeh, il capo dell’ufficio politico di Hamas, si trova a Teheran, dove sta partecipando alla cerimonia di addio per Ebrahim Raisi. Lo riporta Mehr, pubblicando un video in cui si vede Haniyeh che saluta il comandante in capo dell’Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, mentre partecipa alla cerimonia.

“Siamo sicuri che l’Iran continuerà a sostenere la nazione palestinese con le sue politiche, le sue strategie e i suoi valori fino a quando la bandiera della vittoria non sarà innalzata sulla moschea di Al-Aqsa”, ha detto Haniyeh nel suo discorso nel corso della cerimonia.

Haniyeh ha fatto riferimento al suo recente incontro con Raisi a Teheran e ha aggiunto: “Il defunto presidente ha sottolineato il sostegno dell’Iran alla resistenza e ha affermato che la questione palestinese non è politica e che la nazione islamica utilizzerà tutte le sue capacità per liberare la Palestina”.

“Il presidente Raisi ha anche affermato che il movimento di resistenza, come primo fronte della resistenza dei musulmani, è una scelta strategica per concretizzare la liberazione – ha aggiunto il leader di Hamas -. Ha elogiato l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, definendolo ‘una battaglia che ha preso di mira il cuore del regime sionista’”, ha detto Haniyeh.

Il dirigente di Hamas ha anche incontrato Khamenei, al quale ha espresso le sue condoglianze per la morte del presidente Raisi e di altre sette vittime dell’incidente aereo di domenica. Il leader ha inoltre ricevuto numerosi funzionari stranieri in visita, tra cui i primi ministri di Armenia e Iraq.

Durante il suo incontro con Haniyeh, Khamenei ha sottolineato che “la promessa di eliminare Israele sarà mantenuta. Vedremo il giorno in cui la
Palestina passerà dal fiume al mare”. Lo riporta l’agenzia Irna. Il leader iraniano ha poi sottolineato che “la resistenza del popolo di Gaza ha impressionato il mondo” facendo riferimento alle “proteste nelle università degli Stati Uniti a sostegno della Palestina”. Secondo la Guida suprema iraniana, “il popolo di
Gaza ha sconfitto gli Stati Uniti, la Nato, la Gran Bretagna e altri Paesi”.

Gli ha fatto eco Ali Bagheri, ministro degli Esteri ad interim dopo la morte di Amirabdollahian. “Sarò fedele ai principi della Repubblica Islamica – compreso il sostegno ai palestinesi – sostenuti dal defunto ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian”, ha detto, aggiungendo che Teheran “sostiene l’asse del movimento di resistenza e tutte le nazioni oppresse contro la tirannia dell’arroganza globale e i criminali sionisti”.


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