
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ritiene che ci siano ancora possibilità di un dialogo diplomatico con Teheran e che prenderà una decisione sugli attacchi all’Iran entro le prossime due settimane, ha dichiarato ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing.
“Dato che ci sono concrete possibilità che si svolgano o meno dei negoziati con l’Iran nel prossimo futuro, prenderò la mia decisione se andare o meno entro le prossime due settimane”, ha citato Trump.
In precedenza, il presidente degli Stati Uniti non aveva escluso la possibilità di attacchi statunitensi contro l’Iran. Era arrivato anche a minacciare la Guida suprema iraniana Ali Khamenei dicendogli: “Arrenditi, non hai scampo. Sappiamo dove ti nascondi ma per ora non ti uccideremo”, facendo intendere che gli Stati Uniti sarebbero entrati nel conflitto al fianco di Israele nell’arco di poche ore. Ore durante le quali aveva allertato le basi americane in Medio Oriente di muoversi e per dare evidentemente l’impressione di incutere timore a Teheran. Così non è stato poiché l’ayatollah gli ha risposto a stretto giro che l’Iran “non si arrenderà mai”.
Dopo questo post il presidente Usa è stato tempestato da migliaia di insulti, prevalentemente sul suo social. “Maga è finita”, “ti abbiamo eletto per portare pace”, “sei succube di Netanyahu” e tantissimi altri commenti più pesanti.
Intanto Khamenei non accetta diktat e lancia un messaggio agli Usa e all’occidente che sostiene Netanyahu: “Il fatto stesso che gli americani, amici del regime sionista, siano entrati in scena e stiano dicendo queste cose è un segno della debolezza e dell’incapacità di quel regime”, ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei.
“Vorrei dire alla nostra cara nazione – ha aggiunto il leader iraniano in un messaggio su X – che se il nemico percepisce che lo temete, non vi lascerà andare. Continuate a comportarvi come avete fatto finora, continuate a comportarvi con forza”.
