“La nostra economia è solida e il governo farà la sua parte: dobbiamo fare squadra, sistema, governo, imprenditori e lavoratori”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando a Mosca una delegazione di imprenditori del settore delle calzature, alla presenza dell’ambasciatore italiano in Russia Pasquale Terracciano e del direttore dell’Ice di Mosca, Pierpaolo Celeste.
“Agli imprenditori stiamo riservando attenzione nella manovra anche con sgravi fiscali. L’Italia è la seconda manifattura in Europa, nel 2018 l’export con la Russia ha ripreso slancio e mi auguro che anche voi possiate prendere questo treno”, ha aggiunto Conte rispondendo alle richieste di sostegno della presidente di Assocalzature, Annarita Pilotti che in particolare ha chiesto che vengano finalmente tolte le sanzioni alla Russia sollevando una vera e propria ovazione tra gli espositori presenti.
“La Russia è un partner strategico dell’Italia e mi darete atto che fin da subito ho dimostrato particolare attenzione per questo Paese”, ha detto ancora il presidente del Consiglio. “Sono qui oggi per dimostrare al presidente Putin la costante disponibilità dell’Italia al dialogo: le sanzioni non possono essere un fine ma un mezzo per risolvere le divergenze”.
Salvini: “La Commissione Ue attacca la nostra economia. Andiamo avanti”
“Noi siamo qua per migliorare la vita degli italiani, mi sembra un attacco pregiudiziale, la contestazione principale è che non bisogna toccare la legge Fornero che è nel programma del 90% dei partiti tranne che del Pd: è un attacco all’ economia italiana perchè qualcuno vuole comprare le nostre aziende sottocosto”. Lo ha detto a Rtl il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando la bocciatura della manovra a Bruxelles.
“Da Bruxelles possono anche mandare 12 letterine, ma la manovra non cambia”, ha ribadito il ministro dell’Interno.
“Se insistono a tirare schiaffoni a caso mi verrebbe voglia di dare più soldi agli italiani”, ha sottolineato Salvini. “Tutte le manovre passate negli anni scorsi a Bruxelles – ha aggiunto – hanno fatto crescere il debito di 300 miliardi di euro”.
“Di Rai non ne parlo io, c’è un presidente ed un amministratore delegato che stanno cercando professionalità interne accantonate da anni anche per ragioni politiche. La Rai merita tanto e da spettatore, quando vedo che ci sono programmi pregiudizialmente schierati a sinistra cambio canale. Siamo il primo governo che ha l’informazione pubblica tutta contro, non faccio il “piangina”, tiro diritto ma spero che la Rai sia equilibrata e dia spazio a tante voci”, ha aggiunto Salvini.