Il piano dell’Ue per contrastare il traffico di migranti sembra sia abortito sul nascere. A farlo intendere è la stessa Federica Mogherini, alta rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione che a Expo, sull’emergenza migratoria, elogia gli sforzi di una politica comune europea sull’immigrazione ma striglia chi, accordi o non accordi, si lava le mani e porge lo sguardo dall’altra parte, salvo indignarsi quando ci sono i morti in mare.
“È una vergogna – afferma Mogherini – che l’Europa si svegli solo di fronte ai morti. Però abbiamo dato finalmente una risposta comune, abbiamo deciso di triplicare la missione Triton, quando fino a una settimana fa sembrava impossibile mantenerla. Triton è una risposta che non cambierà la situazione nell’arco di una settimana – ha ammesso il ministro degli Esteri Ue – ma almeno quello che si sta facendo è di più fronti e li facciamo insieme e da europei”.
E alla festa dell’Europa, nel 65esimo anniversario della dichiarazione di Schuman, il padre dell’Ue, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella critica: “Noi che siamo europeisti, – dice Mattarella – non ci stanchiamo di sostenere una maggiore integrazione politica dell’Europa. Serve a questo scopo uncambiamento di rotta per ridurre gli squilibri interni e rivitalizzare le energie penalizzate da eccessi di austerità”.
Secondo il capo dello Stato “L’egoismo è al di fuori dai valori dell’Unione. Ci vuole meno egoismo per dare ai nostri giovani europei una prospettiva di lavoro”, aggiunge Mattarella, ma anche “meno egoismo per affrontare in modo positivo il dramma delle migrazioni” e “meno egoismo per svolgere un ruolo efficace di pace in Africa e nel Medio Oriente”.