E’ morto all’età di 90 anni, Fidel Castro, per decenni presidente cubano, dittatore e rivoluzionario marxista. Ad annunciarlo è stato il fratello Raul, cui Fidel nel 2006 aveva ceduto il comando per problemi di salute.
E’ stato al potere quasi 60 anni durante i quali Fidel ha sempre negato ogni forma di dissenso e democrazia. E’ stato acerrimo nemico degli Stati Uniti d’America che l’hanno sempre visto come una minaccia. Sotto il suo comando sono passati una decina di presidenti Usa, ma solo quando si è fatto da parte, Obama e Raul Castro avviarono dei negoziati per fare uscire la piccola isola caraibica dall’incubo della povertà nella quale era piombata grazie alle politiche di Fidel.
In piena guerra fredda, Castro ha utilizzato un mix di carisma e repressione per insediare il primo e unico governo comunista dell’emisfero occidentale, a meno di 100 miglia dagli Stati Uniti. Ha sempre avuto l’appoggio dell’allora Urss, mantenendoli fino ad oggi, anche se in modo più sbiadito. Per molti è stato una icona della rivoluzione cubana, per altri un despota sanguinario, anche se gli va riconosciuta la coerenza di non essersi mai piegato al volere capitalista. La sua persona è stata sempre associata alla leggendaria icona di Ernesto “Che” Guevara, il guerrigliero rivoluzionario di origini argentine rimasto indelebilmente scolpito nell’immaginario della sinistra nel mondo.