Il vice ministro della Difesa russo Timur Ivanov è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Lo riporta la Tass che cita il comitato investigativo russo. In manette è finito anche Sergei Borodin, che sarebbe in rapporti amichevoli con Ivanov. I due avrebbero accettato presunte tangenti in appalti del ministero.
L’arresto è avvenuto la sera del 23 aprile su ordine del tribunale di Basmanny, organo giudiziario che ha deciso la custodia preventiva dei due fino al prossimo 23 giugno.
“Con l’accusa di aver commesso un reato ai sensi della parte 6 dell’art. 290 del codice penale della Federazione Russa (tangenti), il viceministro della difesa della Federazione Russa Ivanov Timur Vadimovich è stato arrestato. Sono in corso le necessarie azioni investigative”, ha affermato in una nota il comitato investigativo russo.
Si presume che l’importo della tangente fosse di almeno un milione di rubli (circa 10mila euro). Ivanov rischia una condanna a 15 anni di carcere. Ivanov non ha ammesso le responsabilità contestate.
Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha detto che Vladimir Putin è stato informato dell’arresto del viceministro. Anche il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è stato informato in anticipo.
Secondo Kommersant, Ivanov è stato arrestato dagli agenti del controspionaggio militare dell’FSB, che lo hanno portato agli investigatori dell’ufficio centrale del comitato investigativo.
Secondo gli inquirenti “si ritiene che Ivanov sia entrato in un’associazione a delinquere con terzi, si sia unito a loro in anticipo per commettere un crimine da parte di un gruppo organizzato – ricevendo su scala particolarmente ampia sotto forma di fornitura di servizi di natura patrimoniale durante l’appalto e il subappalto per le esigenze del Ministero della Difesa”, si legge nel comunicato del servizio stampa dei tribunali di giurisdizione generale della città di Mosca.