
Si avvia con una netta affermazione del SI l’esito del Referendum sul taglio dei parlamentari. Quando sono state scrutinate quasi tutte le sezioni il SI si attesta oltre il 69%, mentre il NO di poco sopra al 30%. A far votare a favore del taglio, il M5s, la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Larga parte del Pd era per il No.
L’affluenza in tutta Italia per il referendum è stata del 53,84%. Non c’era comunque bisogno di quorum.
“Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo”. Lo scrive su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Le elezioni regionali
Eugenio Giani del centrosinistra si avvia verso la vittoria in Toscana e Michele Emiliano è avanti in Puglia. Luca Zaia e Giovanni Toti vincono in Veneto e Liguria, mentre Vincenzo De Luca fa lo stesso in Campania. E’ quanto emerge da proiezioni e primi dati relativi alle elezioni regionali. Stando ai dati, sembra prendere corpo la possibilità di un pareggio tra centrosinistra e centrodestra nelle 6 Regioni al voto.
VENETO – Pronostici confermati in Veneto dove, con 70 sezioni scrutinate, il governatore uscente Luca Zaia del centrodestra è avanti del 79% rispetto al candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni, fermo al 13,8%.
CAMPANIA – La seconda proiezione in Campania (copertura campione 10%) premia il presidente uscente e candidato del centrosinistra Vincenzo De Luca, dato al 63,6%, mentre il candidato del centrodestra Stefano Caldoro è al 20,9%. La candidata del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino è al 12,4% e Luca Saltalamacchia è all’1,6%.
LIGURIA – In Liguria, secondo i dati pubblicati sul sito della Regione, su 32 sezioni scrutinate il presidente uscente Giovanni Toti, candidato del centrodestra, sarebbe avanti con il 60,29% dei voti, rispetto al candidato del Pd e M5S Ferruccio Sansa che si attesta al 35,82%.
MARCHE – Infine nelle Marche, in base alla seconda proiezione (copertura campione del 14%), il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli è al 48,4% mentre il candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi è al 36%. Gian Mario Mercorelli è al 10,2% e Roberto Mancini al 2,5%. Entrambi sono sostenuti da due liste civiche.
VALLE d’AOSTA – in Valle d’Aosta (dove si vota con un sistema elettorale diverso rispetto alle altre regioni) il primo partito è la Lega (20-24%), seguito dal Progetto Civico Progressista (che comprende anche il Pd) con il 13-17% e dall’Union Valdoteaine (11-15%) e dal Centrodestra (FI e Fdi-Meloni) 8-10%).
Lo scrutinio per le elezioni comunali inizierà martedì mattina dalle 9 in poi.