19 Marzo 2024

Salvini: “Dal 31 marzo abolire il Green pass”

Il leader del Carroccio con Affari Italiani commenta le parole del direttore Perrino che aveva affermato: "Aboliamolo da domani". "Da fine marzo via lo stato di emergenza e certificato verde". D'accordo il sottosegretario alla Salute Costa. Si anche da Bassetti

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“Dal 31 marzo stop allo stato di emergenza e abolizione del Green pass”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini nel dibattito aperto da Affari italiani sul certificato verde.

“Con più del 90% dei cittadini vaccinati – prosegue Salvini -, con la costante riduzione di contagi e ricoveri, con l’aumento dei guariti che ormai sono milioni, l’obiettivo deve essere arrivare alla fine dello “stato di emergenza” il prossimo 31 marzo, e in quella data (come in tanti altri Paesi al mondo) abolire lo strumento del Green Pass”, ha sottolineato.

Probabilmente Salvini ha fiutato anche l’onda lunga delle proteste in tutto il mondo e le reazioni stizzite anche in Italia da parte di chi è vaccinato ma è costretto alla “libertà controllata”. In sostanza, il vento sta cambiando e nel Paese c’è voglia di normalità.

Favorevoli alla proposta anche Fratelli d’Italia, timido sì da Forza Italia, mentre Pd, Italia viva e la sinistra di Leu si dicono al momento contrari. Silenzio per adesso dal M5s, che con la Lega ha la maggioranza in Parlamento. Una proposta che verrebbe votata anche dalla Meloni e dal Misto – “l’Alternativa c’è”, che conta diversi parlamentari contrari alla certificazione.

Salvini ha commentato le parole del direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino che, nel corso della trasmissione “Anni 20 Notte” in onda su Rai2, ha affermato “Il Green Pass? Aboliamolo da domani”. AI ha anche lanciato un sondaggio dal titolo “Il Green Pass va abolito immediatamente?”. Ad oggi 14 febbraio oltre il 95% dei lettori ha risposto di “SI”

Il Green Pass va abolito? “Sì. Inutile e dannoso. Inutile come dimostra anche il fatto che si continuano a chiedere tamponi quando si vuole garantire davvero sicurezza da contagi e dannoso per le criticità economiche e discriminazioni che comporta”, ha detto invece il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida.

“Per noi andava abolito ieri. Chiedete alla Lega perché lo sta tenendo ancora in piedi”, ha affermato il leader di Italexit Gianluigi Paragone.

Green pass verso l’abolizione? Sottosegretario alla Salute Costa: “Dopo il 31 marzo potrebbe essere eliminato”

Il Green pass verso l’abolizione? Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenuto a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1, esiste questa possibilità. «Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione».

Sulla possibilità che si elimini il Green pass dopo il 31 marzo, ovvero con la fine dello stato di emergenza «credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive». «Sono circa 1,2 milioni gli over 50 non ancora vaccinati, di cui 500 mila lavoratori», ha ricordato Costa.

Bassetti: il Green pass ha esaurito il suo compito
«Il Green pass ha esaurito il suo compito di strumento per far vaccinare gli italiani. Mantenerlo oltre il 31 marzo non porterà a far immunizzare di più di quanto fatto fino ad oggi, c’è infatti uno zoccolo duro che non si convince. Rimane uno strumento politico e se il Governo riterrà opportuno estenderlo oltre il 31 marzo sarà solo una decisione politica e non sanitaria. Non di dica il contrario. Andare oltre il 31 marzo è mostrare i muscoli per un gioco che non vale la candela».

Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Policlinico San Martino di Genova, commentando quando affermato da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, che in un’intervista ha suggerito di non togliere l’obbligo del certificato verde per tutto il 2022. «Dovrebbe essere ragionevole pensare che se le cose vanno come stanno andando, da marzo si può alleggerire il green pass e mantenerlo solo per alcune situazioni, penso per far visita ai propri cari nelle Rsa – prosegue Bassetti – Se poi il prossimo autunno il green pass dovesse servire di nuovo si può riattivarlo visto che ognuno ha il suo. Ma dire che per ogni cosa ci vuole il green pass non va bene».

Infettivologo Andreoni: Il GP sta esaurendo il suo scopo

«Il Green pass sta esaurendo il suo scopo principale: spingere i dubbiosi a vaccinarsi, soprattutto gli over 50. E c’è riuscito. Ma prolungarlo con l’idea che possa spingere anche altre fasce d’età la vedo dura. Inoltre, se si vuole dare un segno di ritorno alla normalità e se abbiamo scelto la strada delle riduzione graduale delle misure, ad esempio lo stop alle mascherine all’aperto, sinceramente mantenere l’obbligo del Green pass oltre il 31 marzo, quando dovrebbe scadere lo stato di emergenza, mi pare davvero anacronistico». Lo afferma all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commentando quando affermato da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, che in un’intervista ha suggerito di non togliere l’obbligo del certificato verde per tutto il 2022. Alla domanda se dal punto di vista sanitario potrebbe essere rischioso togliere l’obbligo, Andreoni chiarisce che «dal punto vista scientifico hanno più valenza misure come mascherina e distanziamento. Se quindi abbiamo deciso di allentare su quel fronte, non vedo il senso di mantenere il Green pass per tutto il 2022».


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