Almeno 66 civili, per lo più bambini e donne, sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in un nuovo massacro commesso dalle forze di occupazione israeliane all’alba nella Striscia di Gaza settentrionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa.
Gli aerei d’occupazione hanno bombardato un intero isolato residenziale nei pressi dell’ospedale Kamal Adwan, nella Striscia di Gaza settentrionale, uccidendo 66 civili e ferendone più di 100.
Fonti mediche dell’ospedale Kamal Adwan di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale, hanno affermato che il personale medico dell’ospedale sta estraendo con le proprie mani i palestinesi uccisi da sotto le macerie del luogo del massacro, a causa della mancanza di squadre di soccorso.
I pochi sanitari hanno aggiunto che i casi gravi vengono trasportati a spalla in ospedale, alla luce della difficile e peggiorata situazione sanitaria causata dai ripetuti attacchi dell’occupazione e dall’assedio imposto al nord di Gaza.
Testimoni oculari hanno affermato che decine di case nei pressi dell’ospedale Kamal Adwan sono state rase al suolo e decine di altre abitazioni sono state gravemente danneggiate dai devastanti bombardamenti dell’occupazione.
Fonti mediche hanno affermato che nell’ospedale non ci sono sale operatorie specializzate che possano impedire alle forze di occupazione di inviare nuove équipe mediche e che le équipe attuali forniscono solo il primo soccorso alla maggior parte dei casi.
Le fonti hanno aggiunto che l’ospedale si trasformerà in una fossa comune in assenza di un intervento urgente delle istituzioni internazionali e dell’arrivo di materiale medico.