E’ stato fermato e tradotto in carcere Roberto Spada, l’uomo che ha violentemente picchiato con una testata un giornalista di una troupe Rai, a Ostia, mentre il cronista stava realizzando un servizio per il programma “Nemo” sulle elezioni del Decimo municipio della Capitale, in cui tra due domeniche è previsto il ballottaggio tra due donne, una del M5s l’altra di Fratelli d’Italia.
Il provvedimento, eseguito dai carabinieri è stato emesso dalla procura di Roma. Spada è stato arrestato con le accuse di “lesioni aggravate” e “violenza privata” con l’aggravante di aver agito in un “contesto mafioso”, tecnicismo trovato dai magistrati della Dda romana per poter emettere il decreto di fermo. Ora la parola spetta al giudice che dovrà o meno convalidare il fermo dopo l’interrogatorio di garanzia.
L’aggressione di Roberto Spada in diretta Tv
Roberto Spada, è stato avvicinato dal giornalista Daniele Piervincenzi per un servizio sulle elezioni a Ostia. Le domande sono state fatte all’esterno di una palestra che l’uomo gestisce. Il cronista aveva interesse di sapere la vicinanza di Spada a CasaPound, movimento uscito con quasi il 10 percento di voti domenica a Ostia, e il 18% a nuova Ostia, quartiere-fortino in cui la famiglia Spada eserciterebbe una forte egemonia criminale.
A un certo punto, probabilmente stanco di essere pressato dal giornalista Piervincenzi, l’uomo gli ha tirato una testata in volto e rincorrendolo lo ha colpito con uno sfollagente, aggredendo anche l’operatore. Nelle immagini diffuse dalla Rai, diventate poi virali sui social, si vede tutta la scena e infine la vittima con il volto sanguinante. Piervincenzi ne ha per almeno una trentina di giorni per la rottura del setto nasale.
CasaPound ai pm: “Indagate su di noi per sapere di legami tra noi e gli Spada”.
CasaPound – che ha subito preso le distanze da Roberto Spada, affermando che l’aggressore non è un esponente del movimento, in un altro intervento del vice presidente, Simone Di Stefano, chiede alla magistratura di “aprire un fascicolo su CasaPound per appurare se esistono rapporti criminosi tra noi e gli Spada; chiediamo anche un’inchiesta parlamentare per tirare fuori la verità su questa vicenda. Chiediamo inchieste rapide e pubbliche e che i risultati siano diffusi all’opinione pubblica”.
Marsella (candidato di CasaPound): “Al ballottaggio andiamo al mare”
“Diciamo ai nostri elettori – fa sapere Luca Marsella, candidato di CasaPound alla presidenza del X municipio – di non andare alle urne, di andare al mare anche con il brutto tempo. Non sosteniamo nessuno al ballottaggio”. Marsella si era fatto fotografare insieme a Roberto Spada durante la campagna elettorale.
La foto incriminata tra Roberto Spada e Marsella
Quest’ultimo poi aveva pubblicato la foto dichiarando il sostegno al movimento il quale alle elezioni di Ostia ha sostenuto la candidata di Fratelli d’Italia, poi arrivata seconda nella competizione. Uno scatto indiscreto che ha creato imbarazzo in campagna elettorale poiché il fratello dell’aggressore, Carmine Spada, è stato condannato per estorsione mafiosa. Un elemento che pesa dal momento che Ostia è andata al voto dopo lo scioglimento per infiltrazioni dei clan.
Gli Spada, una famiglia potente a Ostia
La famiglia Spada, assieme a quelle Fasciani e Triassi, è considerata uno dei clan che controlla gli affari illeciti sul litorale romano. Ad aprile 2017, i militari dell’Arma arrestarono una decina di persone della famiglia Spada per accuse mafiose. Ad esito delle valutazioni della commissione di accesso il comune fu poi sciolto per mafia dal Viminale.
Minniti: “In Italia non esistono zone franche”
“Il fermo di Roberto Spada è la dimostrazione che in Italia non esistono zone franche”, ha commentato il ministro dell’Interno Marco Minniti. Unanime la condanna di tutte le forze politiche, mentre sul profilo Facebook dell’aggressore è presente una pioggia di commenti in suo favore: “Ha fatto bene”, è il sunto di molti post.