Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che aerei da guerra F-16 che venissero utilizzati dall’Ucraina contro la Russia sarebbero colpiti dalle forze di Mosca anche se si trovassero in aeroporti (basi) Nato. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass.
Va precisato che il presidente russo usa il termine “aeroporti” ma deve intendersi “basi” dell’alleanza atlantica dal momento che i cacciabombardieri non decollano da scali civili, bensì da aeroporti militari, quindi in questo caso NATO.
“Se verranno utilizzati da aeroporti di paesi terzi, per noi saranno un obiettivo legittimo: non importa dove si trovino”, ha detto Putin in un incontro con i piloti dell’aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver.
Il presidente russo ha quindi avvertito che la Russia terrà conto del fatto che gli F-16 occidentali possono trasportare armi nucleari. “Dobbiamo tenerne conto durante la pianificazione” delle operazioni di combattimento, ha affermato Putin. Putin ha quindi assicurato che l’eventuale fornitura di F-16 all’Ucraina “non cambierà la situazione sul campo di battaglia”, poiché la Russia “li distruggerà come già sta facendo con i carri armati e le altre armi” occidentali.
L’Ucraina chiede da tempo ai suoi partner occidentali di fornire aerei da combattimento F-16, ma l’Occidente ha costantemente sostenuto che tali aerei non potevano essere trasferiti in Ucraina finché i piloti e gli equipaggi di terra di Kiev non avessero ricevuto un addestramento adeguato. Diversi paesi si sono detti pronti a partecipare ai programmi di addestramento dei piloti ucraini. Così, alla fine di settembre, il Pentagono ha dichiarato che l’addestramento dei piloti ucraini era già iniziato in Danimarca.
Tuttavia, i partner di Kiev sottolineano che il ruolo dei jet F-16 non dovrebbe essere sopravvalutato. Secondo il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, questi aerei da guerra non possono cambiare la situazione nella zona delle operazioni di combattimento, anche se miglioreranno le capacità di combattimento dell’Ucraina.
Putin ha definito una “totale assurdità” le accuse secondo cui la Russia sta pianificando di invadere l’Europa. “Per quanto riguarda l’accusa secondo cui stiamo progettando di invadere l’Europa dopo l’Ucraina, si tratta di una totale assurdità intesa esclusivamente a intimidire la popolazione per farle pagare più soldi”, ha detto Putin. Questa narrazione si svolge “in un contesto di crisi economica e di deterioramento del tenore di vita – ha continuato il presidente russo -. Hanno bisogno di giustificarsi, quindi stanno intimidendo la loro popolazione con una potenziale minaccia russa mentre cercano di espandere la loro dittatura al mondo intero”.