I gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 che riforniscono il gas all’Europa attraverso la Germania sono stati sabotati.
Una serie di esplosioni hanno squarciato le grosse condotte sulle tre linee sottomarine nel Mar Baltico, in acque internazionali che lambiscono le acque danesi, svedesi e finlandesi.
Dopo le esplosioni in superficie sono emerse grosse quantità di gas che hanno fatto ribollire il mare. I danni sono ingentissimi al punto che qualche esperto ha definito “irreparabili” i gasdotti.
Ora si cercano i responsabili dell’attentato terroristico e in molti, in Ue, stanno puntando il dito verso gli Stati Uniti, interessati a vendere il loro gas liquefatto a prezzi stratosferici.
Circolano voci su un’autosabotaggio russo, ma se Mosca, nel clima di tensione internazionale, voleva privare l’Europa del suo gas, era sufficiente chiudere i rubinetti e non sabotare le sue condotte.
Intanto, il Cremlino ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sui danni subiti. “Serve una indagine sull’attentato”.
Il 7 febbraio scorso il presidente degli Usa Joe Biden aveva promesso che in caso di invasione dell’Ucraina avrebbe sabotato il Nord Stream. I tale ipotesi “Non ci sarà più un Nord Stream 2. Metteremo fine a tutto questo”, ha detto Biden. La giornalista chiede: “Ma come lo farà esattamente, dal momento che il progetto è sotto il controllo della Germania?” Biden: “Te lo prometto, che lo faremo”.
Pres. Biden: “If Russia invades…then there will be no longer a Nord Stream 2. We will bring an end to it.”
Reporter: “But how will you do that, exactly, since…the project is in Germany’s control?”
Biden: “I promise you, we will be able to do that.” https://t.co/uruQ4F4zM9 pic.twitter.com/4ksDaaU0YC
— ABC News (@ABC) February 7, 2022