
Non ce l’ha fatta nemmeno Bartosz Niedzielski, il polacco di 36 anni rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola nell’attentato a Strasburgo. Con “Bartek”, questo il suo diminuitivo in polacco, le vittime della follia omicida nella città francese salgono a 5, tra queste Antonio Megalizzi, il giornalista italiano morto due giorni fa dopo tre giorni di agonia.
Come per Megalizzi, i medici dell’ospedale avevano dichiarato inoperabile Niedzielski. Troppo gravi le ferite riportate. Quando si è accorto che l’uomo armato stava entrando in un locale per compiere un carneficina ha tentato di fermarlo ma è stato colpito alla testa.
Sull’autore della strage emergono molti dubbi che sia stato Cherif Chekatt, il giovane ucciso poi in un blitz dalla polizia francese che lo aveva additato come l’attentatore. Dubbi espressi sui social da diverse persone che pensano sia stata un’operazione dei servizi segreti francesi per deviare l’attenzione della rivolta dei Gilet gialli in Francia contro il presidente Emmanuel Macron.
Il capo dell’Eliseo proprio il giorno prima aveva rivolto un discorso alla nazione annunciando misure economiche straordinarie per calmare gli animi. Un’ipotesi che si fa largo per le tante incongruenze sulle ricostruzioni dell’attentato nella città dove ha sede il Parlamento europeo.