“Dobbiamo armare ancor più l’Ucraina per colpire in profondità la Russia”. Le parole choc sono del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che in una intervista all’Economist invita i partner dell’Alleanza atlantica a fornire più armamenti a Kiev in modo che possa colpire in territorio della Federazione russa.
In un’intervista al settimanale, Stoltenberg ha invitato gli alleati della Nato che forniscono armi all’Ucraina a porre fine al divieto di utilizzarle per colpire obiettivi militari in Russia. L’obiettivo chiaro, anche se senza nome, di Stoltenberg – suggerisce l’autore dell’intervista – è l’intenzione del presidente americano Joe Biden di controllare ciò che l’Ucraina può e non può attaccare con i sistemi forniti dagli Stati Uniti.
Le parole di Stoltenberg non sono state accolte con favore dagli alleati. “Invitare i paesi Nato a inviare ancora armi a Kiev affinché possa colpire il territorio russo significherebbe innescare la miccia della terza guerra mondiale”, commentano nelle cancellerie europee.
La Cina alimenta la guerra in Europa
“La Cina afferma di voler mantenere buoni rapporti con l’Occidente. Allo stesso tempo, Pechino alimenta la guerra in Europa. Non si possono avere entrambe le cose”, ha detto Stoltenberg in un’altra intervista domenica al tedesco Welt.
“C’è un chiaro aumento delle vendite di parti di macchinari, microelettronica e altre tecnologie che Mosca utilizza per produrre missili, carri armati e aerei da utilizzare contro l’Ucraina”, ha aggiunto Stoltenberg.
“In questo modo, la Cina sta mettendo a repentaglio la cooperazione con i Paesi occidentali, scrive il giornale. Stoltenberg ha inoltre invitato i Paesi della Nato a fornire un sostegno maggiore a Kiev: “Non è troppo tardi perché l’Ucraina vinca. Dobbiamo inviare più armi e munizioni all’Ucraina, compresi sistemi antiaerei e armi a lungo raggio”, ha affermato.
In vista dell’incontro dei ministri degli Esteri della Nato giovedì e venerdì prossimi a Praga, Stoltenberg ha poi affermato che “non ci sono piani per estendere l’ombrello di difesa aerea della Nato all’Ucraina”.
In teoria, commenta il giornale, sarebbe possibile abbattere i missili russi dalla Polonia o dalla Romania utilizzando, ad esempio, le batterie Patriot. Il numero uno dell’Alleanza ha inoltre ribadito che “non ci sono piani per inviare truppe della Nato in Ucraina”.