Urne aperte domenica in Polonia e in Ungheria per le elezioni politiche e amministrative. 30 milioni di polacchi sono chiamati a rinnovare i due rami del parlamento, Sejm (la Camera) e il Senato, 460 deputati e 100 sentori.
Il partito di destra “Diritto e Giustizia” (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski è lanciato verso una nuova vittoria. Le precedenti elezioni parlamentari si sono svolte il 25 ottobre 2015 con il Pis che stravinse sfiorando il 40% dei voti. Sconfitta per la prima volta la sinistra di Tusk e i “centristi” di piattaforma civica.
Massiccia l’affluenza all’estero, dove si registrano lunghe code di polacchi che vogliono esprimere il proprio diritto di voto. Lunghe file, fra le altre diverse città, a Londra, in Gran Bretagna, a New York e a Roma. Le elezioni di oggi coincidono con il trentesimo anniversario delle elezioni libere in Polonia dopo la caduta del regime comunista.
Seggi aperti anche in Ungheria da stamane per elezioni amministrative in cui il partito di governo del premier Viktor Orban è favorito nei sondaggi. Si eleggono sindaci ed assessori con sistema maggioritario, e le assemblee provinciali con liste di partito.